RIASSUNTO IN 500 CARATTERI: una giornata epica sul Colle delle Finestre in bici da corsa tra salite, amici comparsi dal nulla e risate. Dai preparativi improvvisati alla cima panoramica, un racconto autentico di fatica, libertà e fatica ciclistica.
Una partenza all’insegna dell’improvvisazione
Ieri sera Sandrino e io ci troviamo al supermercato.
– “Cosa facciamo domani?”
– “Colle delle Finestre in bici da corsa e Sestriere?”
– “Ok, compro pane, Philadelphia e tacchino.” 🥪
E’ qualche anno che non vado “al Finestre” ed effettivamente la voglia di tornare c’è, quella di faticare sulle sue rampe un po’ meno. Solo dopo mi rendo conto che la mia cassetta con il 32 non è più utilizzabile. Minchia. Affrontare il Colle delle Finestre in bici da corsa con un 28 è roba seria. Devo trovare una soluzione.

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Preparativi da meccanico improvvisato
In serata raccolgo tutta l’immondizia ciclistica del garage:
- Un cerchio anteriore Mavic Aksium
- Uno posteriore Fulcrum Racing Sport (da rulli)
- Un paio di pneumatici Continental di cui uno nuovo regalato da Sandro ed uno trovato su un cerchio usato
- Due camere d’aria di provenienza misteriosa
Creo così un set di ruote dal peso pazzesco – ma nel senso sbagliato del termine! 😅
È però l’unico modo per montare la mia cassetta Miche 14/32 e rendere pedalabile il Colle delle Finestre in bici da corsa.
Sveglia presto e via verso la montagna
Sveglia alle 5:30, colazione al volo. Alle 6:00 le bici sono già sulla macchina di Sandro.
Alle 7:10 iniziamo a pedalare, ma dopo 200 metri… sosta obbligata al bar. 💩


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Subito dopo parte il riscaldamento muscolare: il tratto iniziale che porta a Meana con pendenze fino al 15% non perdona. Dopo di quello, anche il 10% sembra quasi pianura.



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Verso il Colle delle Finestre: sterrato, fatica e paesaggi
Lungo la salita incrociamo ciclisti di ogni tipo. All’inizio dello sterrato apro il mio Tupperware “in collaborazione con Rapha” con dentro cinque paninetti al latte: molto meglio delle barrette Enervit e altre minchiate.

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Dopo una decina di chilometri di sterrato raggiungiamo finalmente il Colle delle Finestre in bici da corsa. Baci, abbracci, ricchi premi e cotillon. 😘

Discesa verso Sestriere e incontri speciali
La discesa è un piacere, l’asfalto scorre e il panorama ripaga ogni pedalata.
Verso Sestriere incontriamo due bici familiari: una Cube azzurra e una Giant Defy. Sono Enrico e Dave, compagni della “Lantek NOT Social Ride” dello scorso autunno.


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Ma non è finita! Poco dopo spunta anche una Olmo: “Cavolo, ma quello è Roby G.?!” Il mitico Canadese Fumante, compagno di mille avventure ciclistiche.
Ovviamente festeggiamo come si deve: sosta al bar con caffè e brioche. 🥤🥐

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Verso Cesana e San Sicario: tra delusioni e panorami


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Salutati gli amici, puntiamo verso Cesana con una deviazione per San Sicario “alta”.
Il cartello la definisce “un paese da favola”, ma in realtà è un ammasso di residence tristi. Fortuna che la vista sullo Chaberton è spettacolare. 😍
Rientro e pausa supermercato


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Discesa veloce su Cesana, poi giù verso Susa. Le moto ci sfrecciano accanto come fossimo al Mugello!
Sosta finale al supermercato per rifocillarci e poi rientro nella calda, umida e fosca Saluggia, dove i miei figli giocano con l’acqua in cortile. 🥳
Una giornata intensa, sudata e indimenticabile. Il Colle delle Finestre in bici da corsa non è solo una salita: è un viaggio nella fatica, nell’amicizia e nella libertà.
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