Chi pedala tutto l’anno sa bene che la pioggia non è sempre un motivo valido per lasciare la bici in garage. Tuttavia, uscire con l’asfalto bagnato significa ritrovarsi presto con la schiena e il viso coperti di fango e acqua. La soluzione? Montare dei parafanghi per bici da corsa, accessori spesso sottovalutati e molto spesso snobbati dai “puristi” del ciclismo su strada ma capaci di migliorare le pedalate invernali (e non solo come vedremo), la sicurezza e non ultimo la durata dei componenti.

Per i parafanghi per bici da corsa sono un accessorio fondamentale: la mia Endurace pronta per andare a Firenze e poi verso l'Adriatico
Personalmente i parafanghi per bici da corsa sono un accessorio fondamentale: la mia Endurace pronta per fare casa – Adriatico via Firenze
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In questa guida analizziamo perché e come scegliere i migliori parafanghi per la tua bici da corsa, quali modelli esistono, come montarli correttamente e quali sono le soluzioni più pratiche per chi non vuole rinunciare a leggerezza ed estetica.

Parafanghi per bici da corsa: in foto gli SKS Raceblade PRO
Parafanghi per bici da corsa: gli SKS Raceblade PRO
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Ultimo ma non ultimo in ordine di importanza: i parafanghi per bici da corsa sono obbligatori per partecipare ad alcune randonnée.

Perché montare i parafanghi per bici da corsa

Molti ciclisti amatoriali associano i parafanghi alle bici da città o da turismo, ma anche su una bici da strada magari in carbonio possono fare una grande differenza. Ecco i principali vantaggi:

1. Protezione da acqua e sporco

Il primo e più ovvio beneficio è evitare di bagnarsi. I parafanghi deviano l’acqua sollevata dalle ruote, proteggendo gambe, schiena e viso.
Inoltre, riducono notevolmente lo sporco che raggiunge telaio, trasmissione e freni, allungando la vita dei componenti.

2. Maggiore comfort durante le uscite invernali

Pedalare con vestiti asciutti significa stare più caldi e comodi, soprattutto nelle lunghe uscite autunnali o invernali. Un semplice accessorio può trasformare un allenamento sotto la pioggia in un’esperienza molto più piacevole.

3. Rispetto per i compagni di gruppo

Se pedali spesso in gruppo, montare i parafanghi è un atto di cortesia.
Senza di essi, la ruota posteriore spruzza acqua e fango direttamente su chi ti segue, rovinando il giro a tutti. In Inghilterra ad esempio i parafanghi sono richiesti per poter partecipare alle uscite invernali dei club.

Per i parafanghi per bici da corsa sono un accessorio fondamentale: la mia Endurace pronta per andare a Firenze e poi verso l'Adriatico
Piena estate e parafanghi per bici da corsa non sono un ossimoro ma un importante connubbio per chi vuole viaggiare in tranquillità
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Tipologie di parafanghi per bici da corsa

A seconda del tipo di telaio e delle tue esigenze, puoi scegliere tra diverse soluzioni. Ecco le principali:

1. Parafanghi a sgancio rapido

Ideali per chi non vuole modificare la bici o montarli in modo permanente.
Si fissano tramite clip o cinghie in gomma, e si installano in pochi minuti senza bisogno di attrezzi.
Sono leggeri, pratici e perfetti per chi alterna la bici tra uso estivo e invernale.

2. Parafanghi fissi o “full coverage”

Questi modelli offrono la massima protezione e coprono gran parte della ruota.
Si fissano ai forcellini o ai punti di ancoraggio del telaio (se presenti).
Richiedono più tempo per il montaggio ma garantiscono una copertura superiore, ideale per chi pedala regolarmente in ogni condizione.

3. Parafanghi minimal o “ass saver”

Soluzioni ultraleggere che si montano sotto la sella o sul tubo obliquo.
Non offrono la stessa protezione dei modelli completi, ma possono essere un compromesso utile per brevi uscite o gare in condizioni variabili.

Materiali e peso: cosa considerare

Il materiale influisce su resistenza, peso e durata.

  • Plastica: la scelta più comune, economica e leggera. Facile da installare e sostituire.
  • Alluminio: più rigido e stabile, con un’estetica elegante. Ideale per telai classici.
  • Carbonio o compositi: rarissimi ma estremamente leggeri. Scelta di nicchia, più per estetica che per reale vantaggio funzionale.

In generale, un buon set di parafanghi per bici da corsa pesa tra 150 e 400 grammi, un compromesso più che accettabile per il comfort che offre.

Parafanghi per bici da corsa: gli Zefal Shield G50 per bici gravel
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Come scegliere il parafango giusto

Quando scegli i parafanghi per la tua bici da corsa, considera:

  1. Spazio disponibile nel telaio: le bici da corsa moderne spesso hanno tolleranze minime. Verifica che ci sia abbastanza spazio tra gomma e telaio o forcella.
  2. Larghezza copertone: i parafanghi devono coprire completamente la sezione del pneumatico (es. 25 mm, 28 mm).
  3. Sistema di fissaggio: se la tua bici non ha attacchi filettati, opta per modelli a sgancio rapido.
  4. Compatibilità con freni a disco o tradizionali: alcuni parafanghi non sono adatti a pinze di tipo caliper.
Parafanghi per bici da corsa: i Crud Roadracer MK3
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I migliori marchi di parafanghi per bici da corsa

Alcuni marchi sono particolarmente apprezzati dai ciclisti per la qualità e l’affidabilità:

  • SKS Germany: leader del settore, offre modelli come Raceblade Pro XL e Bluemels, tra i più popolari.
  • Zefal: marchio francese con ottimi prodotti per ogni tipo di bici.
  • Crud Products: il suo modello Roadracer Mk3 è molto amato per la sua leggerezza e semplicità di montaggio.
  • Ass Savers: ideali per chi cerca una protezione minimalista e super veloce da montare.

Montaggio e manutenzione

Il montaggio dei parafanghi varia da modello a modello, ma in generale richiede:

  • Chiave a brugola da 4 o 5 mm
  • Eventuale adattatore per telaio
  • Regolazioni minime per evitare sfregamenti sulle gomme

Mantienili puliti con acqua e sapone neutro dopo ogni uscita bagnata, e controlla periodicamente che le viti siano ben serrate.

Un classico “ass saver” in questo caso di Canyon: per esperienza personale è praticamente come non averlo con la conseguenza che dopo pochi minuti la schiena è fradici. Forse utilizzabile come soluzione di emergenza
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La mia esperienza con i parafanghi SKS Raceblade Pro

Quando mi sono trovato a dover scegliere i parafanghi per la mia bici da corsa, dopo varie ricerche e confronti, ho optato per gli SKS Raceblade Pro. Li utilizzo con soddisfazione dal tardo autunno fino all’inizio della primavera, ma non solo: li ho tenuti montati anche durante il mio viaggio in solitaria verso l’Adriatico, passando per Firenze, la scorsa estate.
In quell’occasione mi hanno davvero salvato la schiena – letteralmente – dagli spruzzi di un paio di improvvisi temporali estivi.

I parafanghi per bici da corsa sono un accessorio importante per le uscite invernali, in questo caso al Colle S. Pantaleon
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Sono facili e veloci da installare grazie alle fibie elastiche, non richiedono attrezzi particolari se non per le regolazioni iniziali e si adattano bene anche ai telai con freni a disco (non è il mio caso specifico). Nonostante la leggerezza, si sono dimostrati stabili e silenziosi, anche con asfalto rovinato o pavé. Persino con la neve, durante un’uscita invernale particolarmente fredda, non mi hanno mai dato problemi di interferenze.

La Canyon Endurace in assetto bikepacking a Piazzale Michelangelo – Firenze
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Per chi vuole pedalare tutto l’anno senza rinunciare alla bici da corsa, credo che siano un piccolo investimento che ripaga ampiamente in comfort e praticità.

Conclusione: piccoli accessori, grandi vantaggi

I parafanghi per bici da corsa non sono un accessorio “da principianti”, ma un alleato indispensabile per chi vuole pedalare tutto l’anno, anche con la pioggia.
Con una spesa contenuta e pochi minuti di installazione, puoi migliorare comfort, protezione e durata della tua bici.

Quindi, la prossima volta che il meteo minaccia pioggia, non pensarci due volte: monta i parafanghi e goditi la strada, asciutto e sorridente.

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