L’obiettivo del giorno era pedalare sulla neve ed è proprio lei che abbiamo trovato su una rampa della strada che ci avrebbe dovuto condurre a Chiaves. Era lì ad attenderci dietro una curva in ombra. Le ruote della macchina iniziano a slittare, mi fermo, metto la retromarcia e la Peugeot flower edition sbanda ancora leggermente sul ghiaccio. Alchè Moreno ci rassicura dicendo:”…piuttosto che andare giù nel dirupo buttati contro la montagna…”
😅
L’inizio è stato di quelli scoppiettanti. Eccola qua. La classica avventura H-zzo che si presenta davanti a noi all’improvviso…
😁

Meglio parcheggiare ed iniziare a faticare. Raggiungiamo Chiaves pedalando sulla neve, un tizio mi dice “attenti al ghiaccio” ed improvvisamente io mi ritrovo con una mano sul manubrio ed una sulle palle, in segno di scaramanzia…
🤞

Prendiamo la strada per il colle della Forchetta ed il Lago Monastero. Poco alla volta tutta la strada inizia a diventare bianca ma fortunatamente seguiamo le tracce di alcuni 4×4 che hanno compattato la neve rendendoci un po’ più facile il compito di pedalarci sopra. Il paesaggio cambia, spariscono le abitazioni ed entriamo nei boschi quanto, tra gli alberi, iniziamo ad ammirare scorci sulle montagne circostanti.
❄️

Pedala e zampetta. Zampetta e pedala finchè arriviamo al Colle della Forchetta che fa da spartiacque tra la pianura e la valle di Forno Alpi Graie. Il panorama sulle Alpi circostanti è stupendo, sudati ma con i piedi freddi continuiamo a salire verso il Lago Monastero, la neve si fa più alta ma sfruttiamo ancora le tracce dei fuoristrada che ci permettono di arrivare fino a qualche tornante dopo il Roc del Gal dove probabilmente anche i 4×4 hanno fatto dietrofront. Nessun problema, c’è di che essere soddisfatti…
😍

Colle della Forchetta – RAGGIUNTO

Il paesaggio su tutta la valle sottostante è incredibile e sulle montagne innevate che ci circondano tolgono il respiro per la bellezza. Rivolti verso la pianura, con l’aiuto di un piccolo binocolo che ci siamo portati dietro, riusciamo a vedere benissimo Superga, i grattacieli di Torino, le torri della centrale di Chivasso e il cupolone dell’Enea di Saluggia. Guardando verso sud invece abbiamo potuto vedere le piste da sci di Limone Piemonte che brillavano al sole ad oltre 130km di distanza…
🔭

La strada dopo il colle è più impegnativa ma percorribile

Nel frattempo Sandrino estrae dallo zaino un kit di sopravvivvenza composto da:
* n.1 tavoletta di cioccolata fondente con nocciole
* n.3 piadine gourmet con insalata russa, insalato soncino e affettato
* n.1 fiaschetta di Genepy
C’è un modo migliore di godersi il panorama, la compagnia e la fatica?! Uhm… probabilmente no!
🌯

A pedalare siamo mediocri ma quanto a proviste siamo dei veri professionisti
Un goccio di Genepì e si rientra

Rifocillati e soddisfatti iniziamo la discesa sulla stessa strada percorsa in salita fino all’arrivo alla macchina. Sosta in una pasticceria e poi un’ora e mezza di bagno bollente per riprendere l’uso delle dita dei piedi. Diciamo che nonostante il freddo che ci ghiacciava il sudore, i piedi bagnati e la fatica… beh insomma… sappiamo come goderci la vita!!! Don’t worry. Be happy
🥳