RIASSUNTO IN 500 CARATTERI – Il tour di Tchavanna e Ru Courtod in MTB: un grande classico della Val d’Ayas che promette panorami, fatica e libertà. Questo giro in è un mix perfetto di natura selvaggia, lunghe salite boschi e pascoli alpini e la sorpresa delle 14 gallerie. Un itinerario che ti stupisce con la giusta dose di adrenalina ed il silenzio della montagna.
Sono un paio di giorni che sono nervoso e un po’ scostante. Sarà il caldo o sarà l’età? Boh… Però da due settimane Sandrino insiste per organizzare un grande classico in Val d’Ayas: Tchavanna e Ru Courtod in MTB con QuelliDiKomoot ed il gruppo è ormai al completo.
Ieri sera, un po’ svogliato, ho lavato la bici ma il cambio faceva le bizze. Grattava, saltava, cambiava da schifo. Ho provato a sistemarlo ma niente, ci si sono messe anche le zanzare a rompermi le palle. Mi sono arreso, doccia numero tre della giornata e poi a letto. Ci penserò l’indomani (ossia oggi) anche se l’idea di restare a casa invece di pedalare sul Tchavanna e Ru Courtod in MTB era ben presente nella mia testa
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Alle 5.30 suona la sveglia: giù in garage, provo di nuovo il cambio. Va male finché non mi accorgo che la gabbia è leggermente storta. A mani nude la raddrizzo e – magia – torna a essere il mio fedele Shimano XT 2×10. Mitico M785, un vero mulo!
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Tchavanna e Ru Courtod in MTB: il nostro punto di partenza
Colazione, bici in macchina e via in autostrada verso la Val d’Ayas. Al punto d’incontro ci sono tutti: Sandrino, Fabrizio, Ildebrando, Gian, Tony con l’amico Silvano, e arriva anche Moreno. Si parte per Tchavanna e Ru Courtod in MTB, tra battute, caffeina e voglia di staccare la spina. Oggi si pedala, e tutto il resto può aspettare.





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Ora potrei descrivere nel dettaglio il percorso di Tchavanna e Ru Courtod in MTB (che ovviamente abbiamo cambiato in corso d’opera 😅), ma preferisco raccontarti altro. La faccio breve: il giro è stato davvero bello, a tratti tosto per via delle pendenze — sempre pedalabili, ma con il cuore in gola — e con panorami pazzeschi sulla Val d’Ayas e sull’imponente ghiacciaio del Monte Rosa.
Tchavanna e Ru Courtod in MTB: un gruppo un po’ californiano
Ma questo è stato uno di quei giri che ricordi per per persone, perché Tchavanna e Ru Courtod in MTB è molto più di un tracciato: è un’esperienza di conoscenza con persone che frequento da poco.
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Vorrei però raccontare del mio nuovo modo di intendere la mountain-bike che forse è stato ispirato anche dai racconti di Wende Cragg, la fotografa Americana che fu uno dei pilastri della nascita della MTB oltre 50 anni fa, nella contea di Marin.
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The Radavist
Wende racconta spesso, sia sul suo profilo Facebook che nel suo bellissimo docufilm, quelle prime uscite in MTB dove non contava il mezzo – all’inizio erano bici da postino modificate, le famose klunkers – ma lo spirito di gruppo e l’avventura condivisa, la voglia di aggregazione di coloro che prendevano parte a queste esplorazioni sulle montagne della California. E un po’ è lo stesso che si ritrova nel nostro tour alla Tchavanna e Ru Courtod in MTB: più che il percorso, è la voglia di stare insieme e scoprire la montagna che fa la differenza.



Ecco, oggi ho ritrovato proprio questo spirito: persone in sella alle bici più diverse — front o full, alluminio o carbonio, e-bike o muscolari, 27.5 o 29plus — tutte accomunate dalla voglia di stare insieme, faticare, ridere e godersi panorami incredibili con le Alpi e il Monte Rosa a far da cornice.
Serve davvero altro per stare bene? Non credo. La giornata tra Tchavanna e Ru Courtod in MTB mi ha tolto di dosso ogni nervosismo: sono tornato a casa leggero, con le paturnie sparite come neve al sole.
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E quindi? Riassumendo?
W la bici…
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