Solitamente Sandrino buca ad ogni giro. Oggi si è superato: abbiamo scaricato la bici dal bagagliaio della macchina e la gomma anteriore era già sgonfia. Ottimo…

Chi ben comincia…

Salita per Scalaro. Il Mortirolo dei poveri. Hastag #solosalitedimerda ma paesaggio da paura nonostante il freddo perchè siamo sotto alle nuvole…

Scalaro è conosciuta come una delle salite più rognose della zona…
Quella passando dai piani di Tavagnasco lo è ancora di più. Ovviamente abbiamo scelto quella…
Ore 11 circa arriviamo a Scalaro, bar, stufa accesa, si sta appena bene…
Ordiniamo 3 panini speck e fontina, 3 fette di torta di lamponi, due Moretti da 66cc, 2 caffè e 3 genepy. Ubriaco e pronto per la discesa…

Eh invece invece no! Troppo facile “…ho visto su komoot che c’è una strada che porta ad un alpeggio che però è sterrata e…” la continuazione è presto spiegata: sterrato fattibile per chiudere l’anello.

Prima di imboccare lo sterrato facciamo un giro per Scalaro
Questo è l’alpeggio a cui si arriva con la strada sterrata vista su komoot

I paesaggi migliorano ancora quando entriamo in Valle d’Aosta dall’alto: ad un certo punto il forte di Bard era sotto di noi, un punto di vista insolito. Purtroppo non ho scattato neanche una foto del momento ma è stato il miglior ingresso in Valle d’Aosta della mia vita…

Lunga discesa e poi visita veloce al ponte di Pont Saint Martin. Rientro tranquillo fidandoci nuovamente delle strade suggerite da Komoot: guadi da mezzo metro, piedi bagnati, blasfemia portami via. Insomma. Tipico giro Hzzo. Tipico giro TOP…