Qualche giorno fa mi scrive il Roby G. invitandomi ad un giro al Nivolet perchè “il 2 agosto la strada sarà chiusa al traffico” ⛔
Ci penso un attimo. Il Nivolet l’ho già fatto in tutte le salse, in moto, in bici, con le ciaspole, di giorno, di notte, in estate, in inverno… ma sempre e solo partendo da Locana. E’ giunto il momento di pensare ad un casa – Nivolet – casa 😎
Così lancio l’idea sul gruppo Whatsapp del GCS Livorno Ferraris e il primo a rispondermi è il Leo, poi tra gli altri arriva anche il Gian mentre altri vogliono partire da Cuorgnè oppure Pont Canavese. Insomma noi tre partiremo da casa ed è ciò che ci importa: ritrovo ore 6.30 sotto la tettoia di Cigliano…
Partenza e subito sento con il mio intestino è intendo ad elaborare, impossibile proseguire con tutto questo peso a bordo; così sulla salita di Mazzè mi suggeriscono una stradina ideale per scaricare 💩
Libero e felice, mi sento un’altra persona, forse migliore, forse solamente più leggera. La strada scorre bene fino a Cuorgnè e Pont dove incontriamo il resto del gruppo, pausa al bar in piazza: caffè, croissant alla marmellata, il mio mix di 50/50 acqua gasata ed EstaThè che ormai sono diventati il mio Gatorade personale. Il gruppone riparte ma abbiamo ritmi diversi e noi continuiamo con il nostro, il ritmo del Team2.5Q perchè in 3 pesiamo esattamente 251kg 😅




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A Locana inizia la salita vera, una barretta in piazza (mandorle, miele e cioccolato fondente) poi arrivano i tornanti ed il tratto fuori dalla galleria che ci conducono a Ceresole. E’ ora di riempire veramente i serbatoi, così al minimarket “la Giannina” prediamo una fetta di strudel, un paio di fette di torta, delle Coca-Cola ed io un altro mix acqua ed EstaThè. Il lago di Cereole è pieno che più pieno non si può, non lo vedevo a questi livelli da anni ed è sempre bellissimo. Quando stiamo per arrivare a Chiappili il Gian annuncia che gli sta per venire un crampo in una zona indeterminata dell’interno coscia così il Leo gli caccia un mano un gel che lo fa risorgere ma lui afferma “io non sono fatto per soffrire. Sono fatto per godere” 😂
Dai e molla, tra una pausa pipì ed una sosta per bere arriviamo al Serrù e poi all’Agnel. Sopra di noi possiamo già vedere la balconata panoramica che ci attende ma c’è ancora un po’ da sbuffare. Il cartello dell’ultimo chilometro è benvenuto e sembra realmente incredibile pensare che siamo partiti da casa per arrivare al cartello del Nivolet… 🤩








Foto di rito e già si riparte in discesa perchè sono le 15:30 ed in realtà, oltre a qualche croissant e strudel e tortine, abbiamo non buttato in corpo nulla di serio, nulla di degno per quelli del Team2.5Q ma il bar “lo scoiattolo” saprà darci grandi, enormi soddisfazioni con un panino alle acciughe con il bagnetto verde da doppia stella Michelin. Una roba pazzesca… 🐟


Sono già le 17.00 e ci attendono ancora 60 e più chilometri prima di arrivare a casa ma mentre percorriamo i tornanti di Noasca dico al Pier:“…sembra incredibile ma mi sento quasi di essere a casa, come se mancasse pochissimo…” 😳
Nel frattempo però la temperatura sale proporzionalmente alla nostra diminuzione di quota e la digestione delle acciughe al verde si fa sempre più difficoltosa nonostante “…sia solo un po’ di verdura con del pesce – un piatto perfettamente equilibrato. I carboidrati del pane. Le proteine del pesce. I grassi dell’olio…” 😂
A Castellamonte il cielo in lontananza inizia a farsi sempre più nero finchè arriviamo a San Giorgio alla pasticceria “Giovetti” dove i miei due soci si bevono una birra media mentre io prendo un thè caldo (per provare a digerire il panino) ed un thè freddo (da buttare in borraccia insieme all’immancabile acqua frizzante). Ripartiamo verso il diluvio e dopo 50m sparo un rutto da 138dB che mi libera completamente dal peso delle acciughe. A Caluso prendiamo qualche piacevole goccia di pioggia prima dell’ultima fatica di giornata: la salita della diga di Mazzè ossia la “ciogna ‘d fer” che però vola via come neve al sole 🥳

Siamo di nuovo a Cigliano, nello stesso punto in cui ci eravamo incontrati questa mattina presto. Ma che avventura è stata questo casa – Nivolet A/R?! Veramente una figata pazzesca. PAZZESCA! 😍
Amen. Ciula & BalaLula 🌴
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