Come dicono i giostrai della “pè ‘ntal cu”: venghino signori venghino! Altro giro! Altro regalo!
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E quest’oggi il codino che regala un altro giro sulla giostra l’abbiamo preso sulle montagne sopra ad Andrate. Giornata di inversione termica perchè ad Ivrea il termometro del Peugeot indicava 0° mentre arrivati ad Andrate la temperatura era salita di ben +13°. Auto nel parcheggio del parco giochi e si parte, dopo aver imboccato la strada del tracciolino ed aver pedalato qualche chilometro, si imbocca sulla sinistra la salita per Alpe Cavanna: panoramica all’ennesima potenza con alcuni strappi ben oltre il 15%
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La partenza promette bene
Binocolo “cinese” da pochi €uro ma anche pochi grammi. Fa il suo dovere
Le antenne in basso a destra sono quelle di Andrate. In alto a sinistra si possono intravvedere i grattacieli di Torino che sbucano dalla nebbia e sulla sinistra la piramide del Monviso
Al centro della foto il lago di Viverone ed alla sua sinistra la torre della Broglina. Un po’ sopra al lago si intravvedono le due torri della centrale “Leri Cavour” di Trino

Salendo abbiamo incontrato da almeno una dozzina di altri ciclisti e… boia can… erano tutti motorizzati! Incredibile, ormai i pedalatori 100% muscolari sono rimasti pochissimi. E non solo: quando incrociamo e salutiamo qualche camminatore, il suo sguardo finisce spesso in zona “movimento centrale” per capire se c’è l’aiutino oppure no e dopo qualche metro la frase più comune è:“…hai visto? Erano muscolari…”
Dobbiamo farcene una ragione, in pochi anni siamo diventati mosche bianche…
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L’arrivo all’Alpe Cavanna è sempre spettacolare. E’ quasi mezzogiorno ed quindi apparecchiamo la tavola. Sandrino ha portato 4 amaretti del Sassello, 2 paste di meliga ed una specie di panino con biscotti “digestive” al posto del pane e con lo zabaione al posto del salame. Una goduria!
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Alpe Cavanna in veste invernale
Ok soffrire in salita ma poi bisogna anche un po’ godere…
Thè caldo e genepì

Il sole è caldo ed è una goduria mangiare in maglietta termica e bretelle. Estraggo il thermos con il thè caldo e dopo averne sorseggiati un paio di bicchieri Sandrino decide di aggiungere un po’ di genepì come additivo. Ma la situazione gli sfugge di mano e ne vuota dentro una fiaschetta intera!
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Un po’ alticci continuiamo sulla strada verso l’Alpe Giassit il cui fondo però è ben più impegnativo ed a tratti ci costringe a spingere. Nulla di trascendentale, forse un paio di centinaia di metri alternati a tratti pedalati. L’arrivo all’Alpe è ancora più panoramico e con il mio mini-binocolo cinese (10×22) possiamo vedere ben oltre Torino e sul lato opposto arriviamo in zona Milano.

Un po’ si pedala…
Un po’ si spinge…
Sandrino porta a spalla perchè è più scenografico…
Alpe Giassit – 1.618m
Alpe Giassit: il posto giusto per sistemare in deragliatore che non lavora a dovere. Gira qua. Gira là. Sistemato…

Ora tocca scendere nuovamente alla Cavanna e poi ancora per un chilometro fino all’incrocio panoramico per le baite Alpone dove il panorama si estende ora anche al Biellese…
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Il lungo e panoramica traverso che conduce alle baite Alpone

Discesa su strada a fondo pietroso dove Sandrino apre il gas della Trek Roscoe e ciaone, sparisce all’orizzonte. Telaio hardtail con forca da 140mm e gommoni da 2.6×29 – non credo serva molto di più per godersi questi giri in montagna…
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Con questo panino al parco giochi di Andrate chiudiamo un bellissimo 2024 di ciclismo e non solo

Nuovamente sul tracciolino per qualche chilometro e poi un sentiero molto godurioso che ci condurrà a Donato e poi nei boschi della serra fino al castello di Croceserra per poi chiudere l’anello. Un altro giro PAZZESCO portato a casa. Credo sarà anche l’ultimo di questo GODURIOSO anno 2024…
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