La Vinadio – Vinadio in bici da corsa era nel mirino da un paio di anni ma, sinceramente, per un motivo o per l’altro, ho sempre cercato una scusa per non affrontarla, non ultimo perchè tornare a fare oltre 4.000m di dislivello in un giorno non era nei miei obiettivi. Riassunto: non ne avevo più voglia di faticare a certi livelli…
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Poi però i pianeti si sono allineati sottoforma di un corriere che non mi consegna la forcella da MTB e quindi: cosa facciamo nel weekend?
Nasce l’idea della Vinadio – Vinadio in bici da corsa
Venerdì in tarda mattinata l’idea della Vinadio – Vinadio prende una forma definitiva. Per chi non sapesse cos’è: è un anello perfetto che tocca il Colle della Lombarda (2.351m), il Col de la Bonette (2.802m) e si conclude con il Colle della Maddalena che sfiora i 2.000m per un totale di circa 160km ed oltre 4.000m di dislivello
😳
Dopo una cena al ristorante “100 Sentieri” di Pietraporzio ed un pernotto da Re all’affittacamere La Barma di Pontebernardo (consigliatissimo) alle 7.40 spaccate siamo pronti per la partenza, che per noi sarà davanti al piazzale del ristorante perchè:
“così quando arriveremo (se arriveremo) andremo direttamente a mangiare senza neanche cambiarci“
Quando si è campioni a tavola lo si è anche quando si programmano i giri in bici…
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Vinadio – Vinadio è per tutti. Noi andiamo oltre…
Quindi per noi non sarà Vinadio – Vinadio bensì Pietraporzio – Pietraporzio
Vinadio – Vinadio è per tutti. Pietraporzio – Pietraporzio è per tanti ma non per tutti!
😁
⬆️ PIETRAPORZIO – COLLE DELLA LOMBARDA | 23km 1.480m+
Dopo qualche km di discesa – ed un cerbiatto a salutarci in mezzo alla strada – ad attenderci c’è subito la salita al Colle della Lombarda, in un ambiente alpino molto selvaggio e nella prima metà anche particolarmente piccante come pendenze, non proprio l’ideale per scaldare le gambe.


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Il meteo però è dalla nostra parte perchè le nuvole che vanno e vengono ci permettono di pedalare al fresco. Ad un certo punto agganciamo un ragazzo in sella ad una Cannondale CAAD, con una Insta360 sul casco:“come va?” “dove andate?” “Vinadio – Vinadio l’ho già fatta anch’io e non la rifarò mai più” finchè Sandrino “ma io ti ho visto su YouTube! Hai preso la grandine sulla Bonette” insomma era Matteo Bacchetta che stava andando in bici, con un gruppo di amici, a Nizza passando dalla Lombarda.


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Noi – il Bacchetta (maglia LA FAUSTO COPPI) – gli amici del Bacchetta
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Pedaliamo con lui fino al colle, foto, saluti ed arrivederci, un caffè ed iniziamo anche noi la lunga discesa verso Isola (pausa panino in piazzetta) da cui inizia un falsopiano (molto falso perchè è sempre in leggera salita) che ci condurrà a Saint Etienne de Tinée. Altra pausa Orangina e si inizia a salire verso il secondo colle della giornata.

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⬆️ S. ETIENNE – BONETTE | 25km 1.550m+
Ci presentiamo all’inizio della salita alla Bonette con quasi 2.000m di dislivello nelle gambe, siamo ad un po’ meno della metà del giro totale. La salita è lunga e con arrivo in alta quota, per cui è cosa saggia non esagerare e tenere il cervello attaccato perchè sarebbe un bel casino se cedessero le prime o il secondo o entrambi.


Il grande mostro della nostra Vinadio – Vinadio in bici da corsa: il Col de la Bonette, il colle asfaltato più alto d’Europa
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Circa a metà salita c’è un bar/rifugio dove ci fermiamo a bere un thè caldo (io) ed una limonata (Sandro) ammirando la fauna locale (meglio che non aggiungo altro).

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Si inizia ad intravvedere la cima che è ancora lontana, ma con pazienza e un altro panino riusciamo a raggiungere l’obiettivo. Siamo a 2.802m e più in alto di così in Europa, in bici da corsa, non si può andare. Anche la Bonette è conquistata
🔝

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⬆️ JAUSIER – COLLE DELLA MADDALENA | 23km 800m+
La strada risale lungo il fiume fino al bivio per il Col de Larche (così i francesi chiamano il colle della Maddalena) da cui inizia una salita spettacolare, l’ideale per concludere una giornata simile: pendenza sempre sotto al 6% e quasi sempre in zona 3-4-5%. Panorama aperto su una valle stupenda, ancor più bella perchè è quella che ci condurrà verso l’ultimo obiettivo di giornata.

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La strada è praticamente deserta, pochissimi automobilisti, un solo camion, qualche motociclista. Saliamo parlando di macchine da rally e moto da SBK. Iniziamo ad annusare nell’aria quel profumo di “epic ride” che sta per concludersi. Pedaliamo a passo estremamente tranquillo e rilassato, c’è una luce bellissima che illumina la valle. Ad un certo punto sul display del Bryton compare il numero 4.000 nella casella del dislivello: era dal 2020 che non lo vedevo. Bentornato…
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Arriviamo al colle con 15° di temperatura, finiamo gli ultimi 2 panini, ci vestiamo per affrontare i 20 tornanti in discesa verso Pietraporzio. L’arrivo alla macchina è come me l’ero immaginato: lancio la bici contro la staccionata del ristorante.
Vinadio – Vinadio in bici da corsa è completata!
Entro e chiedo un tavolo per due “…ma certo. Ne è rimasto uno solo. Apparecchio per due…”
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Che numero Sandrino. Che numero…
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