TOURIST TROPHY 2015 – 2° giorno…

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Vedi anche:
TT2015 – preparativi 1° parte
TT2015 – preparativi 2° parte
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TT2015 – 1° giorno sull’Isola – il viaggio…
TT2015 – 2° giorno sull’Isola – le prove…
TT2015 – 3° giorno sull’Isola – il vento…
TT2015 – 4° giorno sull’Isola – la SuperBike…
TT2015 – 5° giorno sull’Isola – la SuperSport…

Inizio il secondo giorno con un errata corrige (bell’inizio direte voi) nel senso che per la fretta di pubblicare mi sono dimenticato due momenti fondamentali del primo giorno. L’assaggio della mentalità dei Manx e l’incontro con Carlo, amico di Pier, partito da Casalborgone in sella alla sua Honda CrossTourer in direzione Man. Li ho aggiunti tra [*] nella pagina del 1° giorno sull’Isola.

Detto ciò. La nostra prima notte sull’Isola trascorre con una dormita memorabile all’insegna del freddo, ho portato solo il sacco a pelo da +15° ma ho fatto un errore perchè la notte le temperature scendono parecchio. E poi arriva un sms che mi rattrista un po’: Mattia – il mio figlio più grande ossia di 2 anni e mezzo – s’è svegliato nella notte chiedendo di papà e poi ha pianto davanti alla porta di casa per quasi due ore addormentandosi poi sul mio pigiama…

Ma ormai sono qua e non posso fare altro che telefonare a casa tutte le sere. E comunque a distanza di 15 giorni mi sa che non me l’ha ancora perdonata. Gli passerà spero presto ma tra qualche anno capirà meglio, quando porterò anche lui e suo fratello sull’Isola…

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Il nostro monolocale per le prossime 5 notti…

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Dai che è una figata sta tenda. E’ enorme per 2 animali come noi…

Colazione al bar del National Sport Center (abbondante e relativamente economica) e via a passeggiare risalendo in senso contrario il “circuito” che in questo momento è una strada pure bella trafficata. Partiamo da dove avevamo terminato ossia da QuarterBridge che, come dice il nome, è un bridge e sotto ad un ponte solitamente ci scorre un fiume. Trovo questa cosa affascinante: fotografare parti dimenticate di una gara epica.

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Questo è il bellissimo fiumiciattolo sopra il quale incosapevolmente passano i campioni di TT…

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…e questi i brutti ceffi che ci stanno sopra al fiume.

Risaliamo a piedi verso Ago’s Leap e poi in discesa verso Bottom Bray Hill. Arrivati alla compressione ci rimango di stucco perchè penso sia impossibile che i piloti scendano da quella discesa (che da sotto vedo in salita) a 280km/h. Sarà una roba al 15%!!! Provo a fotografarla in tutti i modi e da tutte le angolazioni ma non rende l’idea. I dislivelli non rendono mai in fotografia ma neanche in video. Per capirci metto questo video di Anstey che durante la gara che durante la gara SuperSport del lunedì, pizzica il marciapiede con una sbandata pazzesca. Ecco, al 25″ ossia pochi istanti dopo aver beccato il gradino, senza manco chiudere il gas, si butta giù per Bray Hill…

…che in video sembra una discesina qualsiasi…

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…ma che in realtà è così, forse qua si capisce meglio da dov’è sceso! Nella lunghezza equivalente a 3 moto scende di una. Più o meno | Occhio e croce. I calcoli fateli voi ma salire di qua a piedi è faticoso e lo sarebbe anche con la bici da corsa. Bene: da qua i piloti corrono in sesta piena. Da brividi!
Andiamo verso il Grandstand dove dobbiamo ritirare i pass fotografici per poi farci un giretto a piedi in cerca di piloti…

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Gli spalti del GrandStand. La sotto ci sono i box dove vengono effettuati cambi gomme e rifornimenti benzina. Ora invece sono adibiti a parcheggio per le moto dei turisti…

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Le elettriche più veloci dell’Isola, le Mugen di McGuinness e Anstey. Carbonio e titanio a volontà. Notare che Anstey corre con le intagliate mentre McGuinness con le slick.

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E poi un Gamma 500 di Kenny Roberts Jr. buttato lì. Che motaccia…

Andiamo a chiedere info per ritirare i pass, un addetto ai lavori ci dice che non sa dove sia il posto giusto ma poi si gira e grida ad un altro:”…ehi Milky! Sai dove si ritirano i pass fotografi?

Milky?

Sicchè ad un certo punto vedo arrivare un tizio in tuta da meccanico, giacchettina e scarpe da ginnastica che ci dice:”…pass fotografi? Venite con me!” ma io rimango a guardarlo con la bocca a forma di uovo. Si perchè il tizio in tuta da meccanico, giacchettina e scarpe da ginnastica è Milky Quayle, un gran manico che nel 2003 se l’è vista assai brutta, entrando nelle balle di paglia a 160 miglia/orarie (quasi 260km/h). Ecco l’impressionante video dell’incidente…

In pratica ha toccato con una spalla la riva interno curva e ha perso il contatto delle mani dal manubrio. Si vede bene nel replay.
Ho entrambe le macchine fotografiche nello zaino e mentre Milky ci accompagna al Press Office dico all’Ale:“Fotografalo…” – “Ma chi è?” – “Fotografalo!” – “…ma questo qui?” – “…si lui. Caxxo ascolta me! Non fare domande! Fotografalo!” – Click!

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Richard Milky Quayle – © Alessandro Caneparo

Dopo averci accompagnato ci saluta e le uniche parole che riesco a dirgli sono:“…tu sei Milky! Io ti ho visto un sacco di volte sui DVD…” ed un timido sorriso mi fa capire che ha decifrato il mio Inglese ridicolo “…si sono io. Grazie. Ora vado a lavorare. Bye…”

Intanto ha iniziato a piovere ed a tirare un vento freddo, così nei box in molti hanno chiuso i tendoni; incrociamo un tizio che ci avverte della presenza del Dunlop (Michael – il pilota) al tendone della Dunlop (il produttore di pneumatici). Sembra uno scherzo, un gioco di parole ed invece…

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Dunlop vs. Dunlop.

Questa foto racchiude un retroscena incredibile. Michael è stato uno dei dominatori degli ultimi 2 Tourist Trophy e quest’anno avrebbe dovuto correre al TT con la nuovissima R1S del team Milwakee; ma il giorno prima del nostro arrivo ha annunciato che la moto non era abbastanza competitiva e che sarebbe tornato alla BMW. S’è fatto spedire la sua vecchia S1000RR Stock che aveva in garage (!!!) e una stessa moto ma in versione SuperBike dall’Inghilterra. Per chi se la cava con l’Inglese ecco l’articolo di MCN. Un gesto che ha fatto molto discutere. Boh…

Andiamo all’hospitality del team Tyco e vediamo prima un motore BMW pronto ad essere montato e poi un altro Dunlop, il fratello William che pare avere tutt’altro carattere…

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William ha vinto molto meno del fratello ma a me piace tantissimo. Sia perchè mi sembra molto più tranquillo a livello caratteriale sia perchè ha uno stile di guida incredibilmente bello da vedere e fotografare. Nel frattempo becchiamo Umberto e Luca nei paddock e ci facciamo un giretto insieme…

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La Mugen elettrica di Anstey. Notare il telaio in carbonio.

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Quella di McGuinness

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Il CBR1000RR SBK di Anstey è sotto i ferri…

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Il casco Arai dedicato al TT 2015

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Connor Cummins. Oltre che un gran manico in moto pare che sia un proiettile anche in mountain-bike. Oltre a ciò è anche uno che è sopravvissuto ad una delle cadute più spaventose tra quelle viste sull’Isola. TT 2010. Tratto di Montagna…

Andiamo ad acchiappare i pass ed in sala stampa incontro Adam Child di MCN, collega di Michael e Andy, che il TT lo correrà nelle categorie SuperSport e LightWeight in sella a due Kawasaki, rispettivamente 600 e 650…

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Fa un gran freddo e così decidiamo di rientrare al Metzeler Village per pranzare al caldo e prepararci per andare a fotografare le prove pomeridiane. Un bel piattone di patate ripiene di tonno e qualche dolcetto indefinito ci riscaldano le ossa e poi dico all’Ale:”…dove preferisci andare a fotografare le prove? Greeba Castle oppure Rhencullen?” lui osserva il mio schemino con le foto e dice:”…è uguale. Andiamo a Greeba…” e con il senno di poi ha preso una gran bella decisione, tra qualche riga capiremo il perchè. Un po’ di relax, una pennichella e poi andiamo a prendere l’autobus.

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Arrivati a destinazione ci guardiamo intorno. Dove sarà il castello? Destra o sinistra? Decidiamo di andare a sx e così iniziamo un cammino di un’ora abbondante senza mai trovare il posto giusto. Ma com’è possibile?!
Cammina&cammina e dopo 4km arriviamo al semaforo di Ballacraine dove improvvisamente è tutto chiaro: abbiamo sbagliato, dovevamo andare a dx. Chiedo informazioni al primo automobilista in coda in attesa del verde, un ragazzo su una Renault Clio:“…sai dov’è questo posto?” mostrando la foto di Guy Martin a Greeba Castle “…si certo!!! Saltate su. Vi porto io…” Saltiamo in macchina facendoci largo tra il seggiolino ed i giochi del figlio. Porcazozza. Mai in vita mia ho accettato passaggi da sconosciuti ma quest’isola è talmente incredibile e la gente di una tale cordialità tale che è impossibile non fidarsi e così, dopo la simpatica signora dell’autobus, capiamo che i Manx sono persone speciali; il fatto di girare con i mezzi pubblici si sta rivelando vincente perchè ci sta permettendo di entrare in contatto con tante persone che non avremmo potuto conoscere se ci fossimo presentati in moto o in auto. Bello. Bellissimo…

In pochi minuti ripercorriamo all’inverso il percorso che avevamo fatto ed arriviamo a Greeba Castle che si chiama così perchè c’è nascosto tra gli alberi. Ecco perchè non l’avevamo visto…

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…castello da cui escono due ragazzi a bordo di una Mustang GT rossa con strisce bianche sul cofano. Non ci resta che attendere l’inizio delle prove immersi in questo paesaggio bucolico e decisamente palloso. Roba da metterci la tenda e non muoversi più per una settimana…

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La zona, essendo un’uscita di curva, è vietata al pubblico ma permessa ai fotografi, sicchè ce ne stiamo fermi davanti ad una cancellata in attesa di buttarci dietro agli airfance; ma non siamo soli perchè con noi c’è anche un tizio che sta parlando al telefono; Fabio è Italiano anzi ha l’accento Ligure quindi ci mettiamo a fare quattro chiacchiere. Anche lui ha l’accredito fotografi, questo è il suo 11° Tourist Trophy ed è qua a fotografare per un’agenzia di non ricordo dove; tra me e me penso “…ahia. Questo ora tira fuori la solita full-frame da 85 scatti al secondo con attaccato sopra un 800m f/0.95 da 35.000€ e poi inizia a fare quello con la puzza sotto al naso…” ed infatti parliamo e parliamo ma nessuno apre lo zaino perchè, evidentemente, anche lui pensa la stessa cosa. Passano le Subaru WRX a cannone con i lampeggianti e la strada è ufficialmente chiusa al traffico. E’ arrivato il momento della verità: apriamo gli zaini e – da-daaan – abbiamo tutti macchine APS-C, noi Nikon e Fujifilm e lui Canon. Iniziamo a parlare dell’argomento e ci troviamo tutti e tre sintonizzati sulla stessa lunghezza d’onda, inizia ad instaurarsi un certo feeling e le prese per i fondelli iniziano a volare veloci…

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Eccolo seduto sulle protezioni a Greeba Castle. Arrivano anche altri fotografi ma hanno ben altro armamentario, se ricordo bene una Nikon D4S con il classico 70-200 f/2.8 ed un altro con una Canon 1DX più il superlativo 300mm f/2.8 da 9000 sterline o per lo meno lui ha dichiarato quello come prezzo d’acquisto. Secondo me il 200 ed il 300 sono focali corte perchè con il mio 400 (che è un 600mm su APS-C) è giusto per i primissimi piani e usato a 300 (ossia a 450mm equivalenti) permette di mettere anche un po’ di contesto tipo righe di mezzaria e muretti. Poi arriva la televisione che installa sulla piattaforma – visibile in foto dietro al Fabio – un treppiede di dimensioni mastodontiche. E poi cala il silenzio, il cane del castello abbaia da dietro le siepi finchè ad un certo punto si ammutolisce anche lui; da lontano, lontanissimo sentiamo giungere una suono, un lamento, che poco alla volta si trasforma in un urlo pazzesco di un motore che sta girando al limite delle sue possibilità. Penso “…non possono arrivare così. Non riusciranno mai a fare la curva…” e subito sento una doppietta velocissima, giù due marce. Arriva la plurivincente coppia Molyneux/Binns…

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…e via via arrivano gli altri. Interessante notare i diversi tipi di carenature, le colorazioni sgargianti e le posizioni dei copiloti per affrontare la curva. Chi in carena chi completamente fuori…

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La n° 35 è Estelle Leblond. Pilota femmina e copilota maschio. Chapeau!!!

Poi cala nuovamente il silenzio. Un nuovo grido arriva in lontananza ma questa volta è evidentemente diverso e più famigliare. Anche loro giù due marce e via in curva. Ora ci siamo. La postazione è quella giusta. Che libidine ragazzi…

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Hucthinson sulla Yamaha R6 del team Traction Control il cui padrone è Keith Flint, ossia il cantante dei Prodigy…

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Lee Johnson – Triumph Daytona 675

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Keith Amor – Honda CBR600RR

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Gary Johnson – Yamaha R6

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William Dunlop – Yahama R6 – Ma che goduria è vederlo guidare?!

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Dean Harrison – Yamaha R6

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Michael Dunlop – Honda CBR600RR. Come descritto poco sopra avrebbe dovuto correre in SuperSport con la R6 ma chiuso il contratto con Yahama ha recuperato all’ultimo una Honda. Infatti negli ordini di partenza cartacei distribuiti al pubblico ed ormai stampati da tempo, c’è ancora scritto Yamaha in entrambe le categorie.

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Una delle promesse. Dan Knee – Honda CBR600RR – Lui è 100% Manx

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Bruce Anstey entra veramente cattivo in sella al suo CBR600RR. I suoi occhi parlano da soli…

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James Hillier – Kawasaki 650

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Un pezzetto d’Italia – Peter Hickman – MV F3 con un rombo spaventoso…

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Dave Hewson – Yamaha R6 – Mai sentito prima ma il suo stile mi piace tantissimo…

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Il grande atteso – Guy Martin – Triumph Daytona – Sarà l’anno buono?

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Il suo compagno di squadra David Johnson

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Dopo pochi minuti vedo nuovamente Hutchinson e mi chiedo “…ma da dove è passato per essere di nuovo qua? Ha già fatto 60.7km?” La risposta è si. In poco più di 18 minuti ha percorso la stessa distanza che c’è tra casa mia e Novara. Non in autostrada ma tra case e muretti passando per il Mountain ad una media molto superiore ai 200 orari…

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Ancora William Dunlop

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Michael Rutter me lo ricordo molto bene nei video di un decennio fa. E’ ancora qua. Grande. In SuperSport corre su Honda CBR600RR ma in Lightweight sulla bellissima Paton Stradale…

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Daniel Cooper sulla sua bella e colorata Honda CBR600RR

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Ecco finalmente Guy Martin sulla BMW S1000RR. Tutti gli occhi sono puntati su di lui. Lo ammetto: è uno di quelli di cui vorrei tante foto. Ma non capisco mai se è un fenomeno mediatico oppure no. All’aeroporto di Londra ho comprato MCN al cui interno c’è uno speciale sul TT (con la intro scritta dal mio amico Michael) ed il titolo dell’articolo su Martin è secco ma giusto:
DOUBLE OR QUITS – Doppio o si chiude
Ora ha la moto migliore ma a 33 anni – l’età in cui McGuinness aveva vinto sei TT e che Dunlop avrà nel 2022 – questa è l’ultima possibilità per Guy?
Certo è che i giornalisti Inglesi non te le mandano a dire di certo…

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Ben Wylie – Bimota BB3 TTrofeo – dedicata al mio amico Max che in Bimota ci lavora…

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Amor è sceso dalla Honda SuperSport per salire sulla BMW SuperBike

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Ecco un altro pezzetto di Italia. Un bel pezzo d’Italia. Stefano Bonetti in sella ad una Kawasaki praticamente SuperStock con la quale correrà anche in mezzo alle potentissime SuperBike nonostante un mezzo inferiore. Grande manico. Il Bonnie normalmente fa l’operaio alla Jolly Moto e corre nel tempo libero. C’è un bellissimo articolo su di lui sul sito RedBull

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Cambio anche per Knee che ora prova in sella alla millona di casa Honda…

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Ed eccolo finalmente. John McGuinness, 43 anni, 21 TT portati a casa. Sempre con il sorriso sulle labbra. Lui c’era già nelle prime videocassette che ho comprato. Allora correva su una R1 e si pigliava già a bastonate con Anstey…

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Eppure nonostante sia il Re del Mountain in tanti lo danno “per scoppiato”. A me piace tantissimo e tutto ciò mi mette un po’ di tristezza. Ma il vecchio John ha ancora tanti assi nella tuta. E alla fine…

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John Idson – Kawasaki 1000 – Mai sentito prima ma la sua moto rosa shocking spicca tra tante…

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Bellissima anche la carena dalle BMW del n°38 Paul Shoesmith

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Ancora non mi capacito di come questi riescano a fare il giro dell’Isola in così poco tempo. Ecco di nuovo Martin…

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Ahhh… William Dunlop ora in sella alla S1000RR del team Tyco

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Hutchinson su Kawasaki 1000. Nel 2010 il giovane Ian si era portato a casa 5 statuette ma qualche mese dopo, durante una gara in SuperSport (mi pare) a Silverstone, era stato investito dopo una scivolata rischiando l’amputazione di una gamba. Questo ragazzo dalla faccia pulita e dai modi garbati s’è fatto un tombino cubico per 5 anni, 30 operazioni ed una riabilitazione infinita pur di tornare di nuovo in sella per correre al TT. Un sogno…

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Michael Dunlop è sceso dalla Honda per salire sulla BMW che avrebbe dovuto essere una Yamaha. Per lui non è una novità cambiare idea all’ultimo perchè aveva già mollato Norton in favore di Yamaha, al TT del 2009. Notare la striscia di lucida sul pneumatico anteriore, segno che la staccata è stata bella decisa…

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Gary Johson, un bimbo cattivo secondo tanti, in sella alla millona di Kasawaki

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Rutter qua sulla moto Tedesca…

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Hillier è un volto nuovo soprattutto per me. Gran manico ma se lo incontrassi per strada non lo riconoscerei. E’ strano. Ho ricordi perfetti di tutti i campioni dell’NBA di una ventina di anni fa (Barkley – Jordan – Pippen – Tim&Penny Hardway – David Robinson – Dennis Rodman – Dikembe Mutombo – Larry Johnson – Anthony Spud Webb – Reggie Miller) mentre dei nuovi campioni del basket non so praticamente nulla. Mi succede la stessa cosa con i piloti del TT: riconosco quelli di 8/10 anni fa ma molti di quelli più giovani mi mancano. Nulla toglie al loro valore. Sono io che mi sono perso un pezzo di storia del TT…

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McGuinness sulla Honda SuperSport MC2. In questa foto piega poco perchè alla curva che vedete alle sue spalle ha fatto un drittone da paura…

Torna improvvisamente il silenzio e nello stesso silenzio è arrivato a cannone McGuinness in sella alla Mugen elettrica. Non me ne sono praticamente accorto e l’ho fotografato da schifo.

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Sono però riuscito a beccare il suo compagno di squadra Anstey sulla stessa identica moto. Sono in pochissimi con le elettriche a provare il venerdì…

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…e così ben presto passano i marshall, sono tutti veloci e la maggior parte in sella alla nuovissima Yamaha R1 che offre le moto.

Salutiamo Fabio che riparte in sella alla sua R1 blu e nel mentre noi ci mettiamo 5 minuti ad attraversare la strada perchè molti “turisti” si sono messi in scia ai marshall, sfidando la sorte tra le strade aperte al traffico ormai quasi buie. Fa un gran freddo mentre aspettiamo l’autobus che ci porterà al National Sport Center; mentre scrivo queste righe non ricordo bene la serata, segno evidente che la stanchezza è tanta, ma mi pare che abbiamo mangiato al McDonald vicino al NSC, ci siamo guardati il resoconto della giornata di priva davanti alla tv del Metzeler Village e poi siamo andati a collassarci nella tenda, subito dopo aver pubblicato qualche foto su Facebook. Dobbiamo essere pimpanti e pronti per la gara della SuperBike dell’indomani…

FINE SECONDO GIORNO :)

Continua in:
TT2015 – preparativi 1° parte
TT2015 – preparativi 2° parte
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TT2015 – 1° giorno sull’Isola – il viaggio…
TT2015 – 2° giorno sull’Isola – le prove…
TT2015 – 3° giorno sull’Isola – il vento…
TT2015 – 4° giorno sull’Isola – la SuperBike…
TT2015 – 5° giorno sull’Isola – la SuperSport…
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