TOURIST TROPHY 2015 – 1° Parte…

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© Stephen Davison - Pacemaket Press
© Stephen Davison – Pacemaket Press

Vedi anche:
TT2015 – preparativi 1° parte
TT2015 – preparativi 2° parte
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TT2015 – 1° giorno sull’Isola – il viaggio…
TT2015 – 2° giorno sull’Isola – le prove…
TT2015 – 3° giorno sull’Isola – il vento…
TT2015 – 4° giorno sull’Isola – la SuperBike…
TT2015 – 5° giorno sull’Isola – la SuperSport…

Ci sono luoghi magici che profumano di benzina e olio Castrol, dove ogni metro di asfalto ha una storia da raccontare e dei quali non appena ne vieni a conoscenza pensi:”…devo andarci…
In passato mi era già successo con l’affascinante Nurburgring Nordschleife ma in parallelo anche con il Tourist Trophy, all’Isola di Man, un puntino di terra sulle cartine geografiche annegato tra Gran Bretagna e Irlanda; è su quest’isola che ogni anno si corre una folle corsa sullo Snaefell Mountain Course, un circuito stradale che si snoda tra villaggi e montagne per circa 61km. I piloti lo percorrono in poco più di 17 minuti a medie velocistiche incredibili: il nuovo record del 2014 è di Bruce Anstey a ben 212km/h… di media!!! Una folle idea durata 15 anni. Ma partiamo dall’inizio…

Non ricordo come ho conosciuto il TT ma ipotizzo che tra Motociclismo ed internet si arriva facilmente alla risposta. Anzi penso tutto sia iniziato con uno speciale di Motociclismo sulle special che partecipano al Mad Sunday, ricordo telaio Spondon ed Harris ed una bellissima super-mono con telaio artigianale in tubi stile Ducati e motore Kawasaki KLR. Ogni anno aspettavo il Salone del Motociclo (meglio conosciuto come EICMA) di Milano per andare allo stand di MondoCorse per comprare le videocassette con i resoconti delle gare… ah avete letto bene: compravo le videocassette perchè i DVD non esistevano ancora.

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A guardarle oggi sembra preistoria invece stiamo parlando di una dozzina di anni fa. Tra le mie preferite c’erano Tourist Trophy 2003 con la vittoria della Triumph Daytona nella categoria 600 e TT On Bike 2 di cui ricordo in particolare un giro sotto il diluvio a bordo di un Ninja 900 il cui motore saliva improvvisamente di giri ad ogni pozzanghera e passaggio pedonale: la ruota posteriore slittava nelle prime quattro marce, i controlli di trazione non erano roba comune come oggi; e comunque nonostante l’elettronica, le mappature ed i controlli di trazione non è che oggi vadano più piano. Anzi. Date un’occhiata a questo spettacolare video con gli highlights del TT 2014. Da pelle d’oca…

Successivamente comprai anche il libro Tourist Trophy – La corsa proibita di Mario Donnini, ricordo che lo leggevo sul treno tornando a casa dal lavoro e sfogliandolo qualche giorno fa ho trovato ancora la data di acquisto ed un post-it con i link per organizzare il viaggio.

09-II-2005 e come segnalibro una cartolina del Nurburgring
09-II-2005 e come segnalibro una cartolina del Nurburgring

Ero ossessionato dal TT, volevo andarci a tutti i costi. Però quel libro mi aveva da prima affascinato per poi mettermi davanti ad una triste verità, che già conoscevo ma che preferivo ignorare: al TT si muore ed ogni anno sono in parecchi a perdere la vita sulle strade dell’Isola. Ricordo in particolare il capitolo dedicato a Charles Hardisty con la sua foto prima della partenza, in compagnia di suo figlio; entrambi erano felici e sorridenti ma, ahimè, Charles non sarebbe mai più rientrato dalla gara.

Poi, poco alla volta, ho iniziato a dimenticarmi del TT, leggevo i risultati qua e là per il web ma non compravo più ne dvd ne libri, ad eccezione del fantastico documentario sulla vita di Joey Dunlop (King of the Roads) che avrò visto e rivisto centinaia di volte; anche perchè, nel frattempo, in garage era entrata la stupenda Honda VTR1000SP2, la stradale dalla quale derivava la moto con cui Joey vinse la categoria Formula 1 (che oggi si chiama Superbike) al TT del 2000, l’ultimo prima di perdere la vita durante una gara stradale a Tallin in Estonia. Ricordo ancora la prima volta che vidi in vendita da Motoforniture il suo casco Arai replica: giallo con il filetto nero, bellissimo. Il prezzo era da infarto ed infatti non lo comprai mai…

oggiIl VTR1000S ed io ad Adria nel 2008 (mi pare)

Più il tempo passava e più il mio viaggio verso l’Isola sembrava divenire un miraggio perchè chiedere una settimana di ferie ad inizio Giugno era impossibile. Così sono passati più di dieci anni, è arrivato il matrimonio e i bimbi ossia la tipica situazione che ti fa dimenticare la moto ed ancora di più una roba folle come il TT: ma la vita è piena di piacevoli sorprese e così qualche mese fa mio figlio Mattia si presenta saltellando con il dvd del TT 2004, mi guarda negli occhi e, porgendomi il cofanetto, mi dice sorridendo: moT-To!!!

Mattia, un anno e mezzo, guarda il resoconto del TT tutte le sere per 3 mesi...
Mattia, un anno e mezzo, guarda il resoconto del TT tutte le sere prima di andare a nanna. Tutto ciò per 3 mesi…

E visto che lo guarda lui me lo riguardo anche io, rimanendo nuovamente affascinato da questi eroi che sfrecciano a gran velocità tra i cottage e i muretti dell’Isola dei gatti con la coda mozza; poi una mattina all’improvviso apro Google e digito…

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Ahià, questo è volersi far del male gratuitamente ed infatti il week-end della SuperBike coincide con la data di un matrimonio di cui sto chiudendo il preventivo finale. Peccato. Mi sarebbe piaciuto fare un reportage sul TT, qualcosa di un po’ diverso da ciò che si vede e legge solitamente sul web, qualcosa di più intimo, che descrive le gare ma anche l’Isola, l’atmosfera che si respira e gli strani personaggi che arrivano da tutto il mondo per assistere a questa settimana di gare. Sarà per il prossimo anno.

Dopo qualche settimana però apro Outlook ed all’improvviso arriva una mail inaspettata, con la quale i futuri sposini mi ringraziano per l’interessamento e per la disponibilità ma hanno scelto un altro fotografo per immortalare le loro nozze. Argh che sfiga… no frena… però…

!!!SBANG!!!

…nel giro di pochi secondi mi accorgo che ora ho la possibilità di andare sull’Isola e realizzare il reportage che avevo pensato qualche settimana prima. E’ un segno. E’ l’occasione da cogliere al volo. Ci andrei anche da solo ma come scriveva Alex SuperTramp nel film “Into the wild” la felicità è reale solo quando condivisa; così alzo il telefono e chiamo il mio amico Alessandro Caneparo detto anche CanePazzo. Con lui ho un feeling pazzesco, è un motociclista appassionato e sarebbe il compagno ideale per un’avventura così, anche perchè di tanto in tanto mi lanciava la frecciatina del TT:

– Ciao senti ho una proposta da farti. Sei seduto?

– Ciao. Tranquillo. Sono sul gabinetto. Più seduto di così…
– Senti ma se ti dico Tourist Trophy 2015 tu cosa mi rispondi?

…silenzio…

– Cosa vorresti dire?
– Voglio dire: andiamoci no?!

Seguono una valanga di pensieri esternati ad alta voce del tipo…

– non posso stare via di casa così tanto | si però sarebbe un bel regalo per i miei 40 anni | e poi con il lavoro come faccio | si però sarebbe un bel regalo per i miei 40 anni | ma ci costerà una fucilata | si però sarebbe un bel regalo per i miei 40 anni | c’è anche da dire che è una vita che vorrei andarci | si però sarebbe un bel regalo per i miei 40 anni… Senti ne parlo con la Chicca e ti richiamo. Però mi sa che è più no che si…

Lo conosco da parecchio e so che ad ogni mia proposta “indecente” prima si spara una valanga di turbe mentali ma il criceto inizia a correre e correre e correre ed alla fine accetta. Infatti dopo poche decine di minuti mi richiama:

– Ho parlato con la Chicca. Sai. Il prossimo anno compio 40 anni (…ma va?! Non lo sapevo…) e sarebbe un bel regalo per il mio compleanno. E poi quando mi ricapita un’occasione simile?! Ok ci sono…

Molto bene. Ormai l’embolo è partito ad entrambi ed infatti a questa telefonata seguono centinaia e centinaia di messaggi Whatsapp con all’interno solo due lettere ed un numero. TT 2015
Nel frattempo a me sorge un dubbio: devo contattare le riviste di moto con cui solitamente collaboro per proporre loro un servizio oppure sarebbe meglio andare sull’Isola da cane sciolto? Un grammo di fortuna vale più di una libbra d’oro e allora meglio andare da semplice ed appassionato fotografo, libero dall’assillo di portare a casa il servizio; nella mia testa ho un’idea che vorrei realizzare e per farlo voglio la tranquillità di poter fare ciò che preferisco.
A questo punto qual’è la prima cosa da fare? Comprare i biglietti aerei? Prenotare gli alberghi? Cercare qualche gancio sull’Isola e magari informarsi su come girarla? NoNoNo. La primissima cosa da fare è collegarsi sul sito di MondoCorse e comprare questi…

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…e poi guardarli e riguardarli la sera tardi dopo aver messo a letti i bambini. Bene ora che abbiamo preso la decisione c’è da organizzare il viaggio. Ma di questo Vi racconterò prossimamente… ;)

Continua in:
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TT2015 – preparativi 2° parte
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TT2015 – 1° giorno sull’Isola – il viaggio…
TT2015 – 2° giorno sull’Isola – le prove…
TT2015 – 3° giorno sull’Isola – il vento…
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6 thoughts on “TOURIST TROPHY 2015 – 1° Parte…

    1. Ciao Gianni,
      grazie come sempre. Certo che dopo che ho visto le tue foto in Tanzania… beh… mi sono sentito un attimo triste per non essere stato dei Vostri!!! Grandi scatti… ;)

      CiAoOo

  1. E cavolo, era l’ora che ti organizzassi per andarci!!
    Mi piacerebbe vedere le tue foto degli occhi degli esordienti appena prima della partenza e dopo il giro dietro il Marshall..
    Ah, come sarebbe bello se insieme alle foto si potessero sentire anche gli odori, i suoni…
    Io purtroppo non ci sono mai stato!

    1. Ciao Moreno The U.K. King :)
      Spero di riuscire a documentare non solo le corse pazze di questi pazzi squinternati ma anche – anzi soprattutto – l’atmosfera che si respira sull’Isola: i volti di piloti, pubblico e marshall. Oltre alle bellezze naturalistiche. Alle strade. Ai pub. Ai gatti dalla coda mozza. Sarà una trasferta fisicamente difficile. Vedremo…

      CiAoOo

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