Test Fujifilm X-E2: la reflex non reflex

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Test e recensione mirrorless Fujifilm X-E2 - la reflex non reflex
Categorie: test mirrorless Fujifilm X-E2

Il test della Fujifilm X-E2 è l’ennesima prova e conferma che le macchine fotografiche prodotte dalla casa di Minato – Tokyo – mi stupiscono sempre. Mio padre mi attaccò questa mania nel 2005 quando portò a casa la prima Fujifilm di una lunga serie, la F710: era una compatta da 6Mp che sfornava foto molto belle, con colori saturi e contrastati. Poi arrivò la S9600 che fece da traghetto tra il mondo delle compatte e quello delle reflex; gran bel pezzo che ho ancora nell’armadio e che utilizzo per qualche servizio di quelli in cui l’attrezzatura è a rischio.
Il passo fu breve con l’arrivo della mia prima – ed unica – reflex: la S5Pro che utilizzo tutt’ora e che non ho alcuna intenzione di sostituire nonostante l’età apparente. Segue una X10, compatta molto sfiziosa con il suo obiettivo 28-112 luminoso [f2.0-2.8]. In totale 4 Fujifilm che sono entrate con grande soddisfazione a casa mia.
Nel 2013 ho iniziato una collaborazione con Fujifilm Italia ed ho potuto testare un po’ di prodotti nuovi: la X100S, la X20 fino ad arrivare alla X-Pro1 che ho utilizzato per il servizio con gli Inglesi di MCN all’HardAlpiTour 2013. Ma perchè proprio una X-Pro1 e non un Nikon D700 ad esempio?

QUANDO LE DIMENSIONI CONTANO…
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Da sx. Fujifilm X-Q1 vs. Fujifilm S5Pro [+ ottiche varie] vs. Fujifilm X-E2 [+ 18-55]

FUJIFILM Italia - Test X-Pro1 vs. HardAlpiTour - Settembre 2013La Fujifilm X-Pro1 + 14mm + l’impressionante 27mm pancake…

La storia è lunga ed è stata fonte di ispirazione di tantissime discussioni con l’amico Mario Ciaccia – redattore e fotografo di Motociclismo e Motociclismo FUORIstrada – il qualche sostiene ormai da anni la causa delle mirrorless [vedi anche il suo splendido articolo Fotografia in moto]. Non a caso la prima “senzaspecchio” che ho provato è stata proprio la sua Sony NEX-3…
Il succo della storia è che moltissimi comprano “la reflex” ma poi la dimenticano in un cassetto per via del peso sia del corpo macchina che degli obiettivi e finiscono per utilizzarli poco oppure a preferire lo smartphone, nonostante la cifra spesa per l’acquisto di una bella macchina fotografica. In pratica una spesa inutile che infatti ho sempre sconsigliato,  ipotizzando l’acquisto di una bridge, a chi mi chiede “vorrei una macchina fotografica più bella. Compro una reflex?”
A tal proposito proprio l’altro giorno su whatsapp mi contatta Ugo, uno dei ragazzi che ha partecipato al mio WorkShop dello scorso Luglio in Val d’Ayas:

– Ciao Luca! Io continuo a sfogliare le tue foto su Motociclismo, a quando il prossimo weekend fotografico? Inoltre sono oramai giunto al fatidico momento, dopo aver piazzato la E300 con il 18-50 del kit ed aver tenuto un piccolo tele ed un pancake devo decidere cosa acquistare e devo dire che il tuo articolo “la rincorsa dei megapixel” mi ha chiarito alcune cose da un lato ma generato un poderoso dubbio: fullframe , APSC o 4/3? Ho trovato una Olympus E3 ad un prezzo onesto che rientra nel mio budget con cui potrei prendere anche un buon obiettivo serie pro 12/60 f2,8 starò facendo la scelta giusta o vado ad infognarmi in un sistema limitato? Meglio una D300s? Sono in acido, anche perchè oramai sono più di 6 mesi senza macchina foto e sto incominciando a soffrire…
Che faccio??
– Se chiedi info ad uno che apre una sezione del sito intitolata #fotografialternativa avrai risposte… alternative. Quindi:
io mi sto rompendo le balle di avere uno zaino da 8kg sulle spalle. Lascerei perdere la D300S e simili per motivi di peso e ingombri. Il FF è veramente un passo avanti – D700 ecc. – ma serve veramente scattare a 6400iso con tutto quel peso? Poi…
Ad una reflex aggiungi obiettivi pesanti. E costosi. Certo è roba di qualità ma… La domenica o in montagna o al mare in moto o in bici ti porti dietro tutta sta roba? Uhm. Quindi…
Sto dirigendo il mio pensiero verso le mirrorless. Leggere e con una buona qualità. Volendo anche con ottiche di gran classe. Sto usando la mirrorless di Fujifilm X-E2 perche: dopo le prime foto ci sono rimasto di stucco. Assolutamente!!!
– Mmmmmmm. Interessante
– Piccola. Leggera. Volendo con un parco ottiche prestigioso. Scatta a 6400Iso senza rumore. Se hai tempo leggi qua: www.lucaghigliano.it/it/?p=867 C’è anche la foto a 6400iso in alta risoluzione. Comunque. A parte la X-E2 mi sento di darti un consiglio spassionato: compra la macchina che credi ti faccia scattare di più e che ti faccia sentire realmente bene. A guardarla. Ad usarla. A toccarla. Non sembra ma a me la D700 ha impressionato come resa ma la trovo sterile e non so se la comprerei…
– Luca sei sempre un grande. Mi piace questo tuo approccio.
– L’uomo non vive di soli ISO&MegaPixel…
– Giusto. Io provo molta simpatia per chi percorre nuove strade Per questo comprai Olympus. Ora faccio tesoro dei tuoi consigli e mi guardo intorno. Grazie mille!!
– Figurati. Se hai bisogno di altre info “alternative” sono qua…

OK PER L’AMATORE. MA PER IL PROFESSIONISTA?
Negli ultimi tempi ho riscoperto il piacere di viaggiare leggeri, soprattutto da quando collaboro con Motociclismo, MountainBiking Italia e Motorcycle News: mi ritrovo spesso a fotografare in posti “scomodi” con uno zaino di 3 o 4 kg sulle spalle e soprattutto se me li devo pedalare per 1.200/1.500m di dislivello allora la cosa diventa fastidiosa. Così ho iniziato anche io a lasciare nel cassetto obiettivi – ahimè – ed ora cerco di viaggiare il più leggero possibile con la S5Pro e due soli obiettivi: il grandangolare [Sigma 10-20] e un piccolo zoom molto luminoso e leggero [Tamron 28-75 f2.8]. In pratica copro da 15 a 112mm che mi bastano ed avanzano.
Ma si può viaggiare ancora più leggeri e anche per matrimoni, eventi sportivi e quant’altro. Come disegnato nell’immagine di apertura, l’evoluzione è alleggerire senza perdere in qualità. Mario Ciaccia ancora una volta aveva ragione…

MA COME VA QUESTA X-E2?
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Appena tirata fuori dalla scatola, ancor prima di inserire la batteria e la scheda SD, si prova piacere al tatto. Come tutti corpi della serie X anche la E2 ha un look retrò e regala delle bellissime sensazioni: i selettori dei tempi e dell’esposizione che fanno “click-click” ad ogni regolazione ed il pulsante di scatto ha la filettatura per il sempre affidabile cavetto meccanico dello scatto remoto. Bentornato. Finalmente.
Inseriamo la batteria e la macchina prende vita in un lampo [dichiarati 0.5″] attraverso uno schermo molto luminoso da 3″ con a fianco i soliti pulsanti per le selezioni che ormai sono tipici della serie X: fantastico ed utilissimo il pulsante Q che permette di accedere alla schermata di setup veloce della macchina; essendo una mirror-less [trad. senza specchio] il mirino è elettronico ma molto luminoso e funzionale.
Il sensore della X-E2 è un APS-C X-Trans CMOS II privo di filtro antialiasing da 16.3Mp: senza entrare nei dettagli garantisce dei colori molto belli, saturi e contrastati ma al tempo stesso con bassi livelli di rumore agli alti ISO. E personalmente penso che in Fujifilm sappiano come si fanno i sensori visto che quasi 10 anni fa crearono il SuperCCD a pixel esagonali della S5…
C’è la possibilità di scattare in RAW oppure in JPEG con 5 simulazioni pellicola, si possono fare video in full-HD a 60fps più un altro po’ di chicche sfiziose [regolazione della gamma dinamica – opzione panorama – multiesposizione ecc.]
Per la X-E2 il produttore dichiara un autofocus tra i più veloci al mondo e praticamente nessun ritardo nello scatto [0,05 secondi] oltre ad una “raffica” di 7,0 fotogrammi al secondo e da 25.600ISO di fondoscala.

Ma è tutto vero ciò che c’è scritto nel suo curriculum? Effettivamente dal punto di vista tecnico è una gran macchina ma oltre ai freddi numeri quello che fa la differenza è il piacere di utilizzarla; è una goduria mettersela in una tasca della giacca e nell’altra tenere un paio di obiettivi e montarli a seconda di cosa si presenta davanti ai nostri occhi. La messa a fuoco è velocissima confermando quanto dichiarato dalla casa, tiene gli alti ISO in un modo incredibile – a livelli di full-frame – e ci si dimentica del RAW perchè sforna JPEG stupendi – da provare in simulazione VELVIA, che per chi non lo sapesse è una delle più famose pellicole di Fujifilm caratterizzata da colori molto saturi e contrastati – permettendo di evitare praticamente la post-produzione; il 18-55 del kit non è assolutamente da snobbare perchè è assai comodo e con un’ottima resa ottica anche se non è proprio piccolissimo: c’è però da dire che è piuttosto luminoso [f2.8-4.0] oltre che stabilizzato. Per chi ama le ottiche fisse di qualità c’è un’ampia scelta da 14mm a 60mm e da f1.4 a f2.8… Ho avuto il piacere di testare il 14 e il 27mm e sono veramente spettacolari. Il 27mm poi è un pancake alto quanto una moneta da 1€ [vedi foto test X-Pro1]. Ed in arrivo c’è un 56mm f1.2 che equivale ad un 85mm. Oltre alla serie Zeiss Touit che propone un 12 ed un 32 entrambi f2.8. Roba per palati fini…
Se invece si preferiscono gli obiettivi zoom è uscito da poco anche un 10-24 che non vedo l’ora di testare insieme al 55-200: in pratica con questi 2 e l’obiettivo kit si può coprire una lunghezza focale da 10 a 200mm [eq. 15-300mm] con pochissimo peso in tasca o nello zaino.

Durante il WeekEnd Fotografico a Ceresole ho portato con me la X-E2 e l’ho finalmente testata a 6.400 ISO ha lasciato tutti – me compreso – senza parole per il pochissimo rumore presente nel JPEG…
Fujifilm X-E2 + 18/55 @ 18mm – f4.0 – 1/5″ – mano libera e… 6.400ISO – simulazione Velvia – scatto in JPG fine – Esattamente come uscita dalla scheda. Zero posto produzione – CLICCA SULLA FOTO PER INGRANDIRE AL 100%
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Bene. Abbiamo visto che la X-E2 è perfetta per l’amatore evoluto che è disposto a spendere l’equivalente di una reflex di buona qualità pur di potersi mettere in tasca – nel vero senso della parola – un oggetto che con 1/3 degli ingombri e del peso permette di fare foto allo stesso livello se non superiore alle migliori APS-C. Il problema può essere solo dal punto di vista “estetico” nel senso che, soprattutto in Italia, così come il motociclista è colui che guida una supersportiva, ciclista è chi pedala qualcosa in carbonio allora il vero fotografo è identificato nella persona che porta al collo una reflex con relativo super-tele. Il marketing spesso porta a fare scelte strane e l’aspetto “estetico” a volte è più importante dell’aspetto “pratico”. Se questa non è la vostra linea di pensiero allora vi consiglio almeno di provare una mirror-less come la X-E2: potrebbe migliorare notevolemente la qualità della vostra vita fotografica…

Dal mio punto di vista la X-E2 [e le relative concorrenti di pari qualità e prezzo] è ottima anche per il professionista che vuole eliminare peso sulle spalle senza rinunciare alla qualità. Spesso mettere in gioco le proprie idee è un bene e dopo averla testata ho potuto continuare a ricredermi sul concetto di mirrorless arrivando a pensare seriamente ad un utilizzo anche in campo professionale; nello zaino per un servizio di MTB oppure nelle tasche della giacca per un servizio di Motociclismo hai la possibilità di tirare foto di qualità, scaricarle al volo sul tablet [dimenticavo la funzione WiFi] e spedirle direttamente in redazione per una prima scrematura. Oltre a poter girare video in full-HD che è una cosa sempre più richiesta. Sarà interessante testarla ai prossimi Mondiali di Enduro e vedere come si comporta con questi “proiettili” che pedalano a mille tra le rocce!!!
E anche per il settore dei matrimoni&simili non ho dubbi sul concetto della “senza-specchio”. L’unico problema è: cosa penseranno sposi ed invitati quando si vedranno fotografati con “una compatta” e non con la solita reflex gigantesca ed annesso battery-pack e obiettivone bianco con filetto rosso? Bella domanda…
All’ultimo matrimonio mi si è avvicinato un invitato che dopo aver osservato la mia S5Pro ha esordito con “…è la prima volta che ne vedo una. Sai. Io ho appena comprato una D800…”
E quindi prossimamente mi aspetto un “…è la prima volta che vedo fotografare un matrimonio con una compatta. Sai. Io ho appena comprato una D4S…” – Vedremo. Vi aggiornerò nel caso…

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#Fotografialternativa nasce dal desiderio di guardare dentro alla fotografia. Sempre più spesso dimentichiamo che una bella immagine nasce dal cuore ancora prima che attraverso l’oggetto macchina fotografica. #Fotografialternativa è il voler badare alla sostanza per creare immagini senza preoccuparsi ne del marketing ne delle mode del momento…

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35 thoughts on “Test Fujifilm X-E2: la reflex non reflex

  1. Bravo Luca, non tanto l’apologia del piccolo è bello ma quanto quella di guardare prima al fine (la fotografia) piuttosto che al mezzo (la macchina), le immagini sono un linguaggio come la musica o il disegno che devono prima di tutto suscitare emozioni e trasmetterle….
    Certo, di questo passo i fotografi andranno ai matrimoni semplicemente con il telefonino, condividendo il book fotografico degli sposi in tempo reale con il WiFi….

    1. Ciao Ugo,
      come te io credo alla fotografia come arte per raccontare qualcosa: un evento, un istante, una giornata, una gara…
      Però quando porto in giro lo zaino completo con obiettivi da 10 a 400mm [tot. 5 obiettivi], il cavalletto, il monopiede, un flash e qualche accessorio mi carico minimo una mezza dozzina di kg sulle spalle. Se per certe cose ha senso – vedi un safari fotografico dove lo sforzo lo fa il fuoristrada – per altri è una grande tortura…
      E mi sono accorto che a corpo stanco corrisponde una testa stanca che non può più lavorare bene e quindi vedere cosa sta succedendo. Viaggiando leggeri invece la testa può lavorare più a lungo a pari preparazione fisica! Ecco perchè il discorso “senza-specchio” sta in piedi…

      A presto e grazie per lo spunto di riflessione dell’altro giorno!!! CiAoOo

  2. Buongiorno Luca,
    ho letto con molto piacere la tua prova della X-E2. Da tempo sto pensando anche io di staccarmi dal sistema reflex che, come scrivi giustamente tu, è pesante ed ingombrante. Sto quindi pensando di passare ad una mirrorless e sono indeciso tra fujifilm e samsung. Ma da come ho letto a questo punto sarei più orientato sulla prima… grazie per la disponibilità e spero di poter partecipare al tuo prossimo workshop – GP

    1. Ciao GP,
      mi fa molto piacere che la prova ti sia piaciuta. Sinceramente non ho mai testato le ML di casa Samsung e quindi non posso dirti se sono meglio o peggio. Posso affermare senza problemi che questa X-E2 è un “gran bel pezzo” ma per una comparativa allora ti conviene testarle tutte e due. Se avrai piacere di provarla in mia compagnia al prossimo FineSettimanaFotografico penso sarà nuovamente disponibile. Nel caso scrivimi via mail che ci teniamo in contatto… CiAoOo

      1. Grazie Luca per la disponibilità, ti ho appena inviato una mail per tuoi aggiornamenti. E complimenti ancora per il test che è bello dal punto di vista tecnico ma lo è ancora di più perchè parli anche di sensazioni ed emozioni, come fanno le tue foto d’altro canto. Saluti

  3. Ottima recensione, hai fatto chiaramente capire che la Fuji si è creata una bellissima linea di fotocamere con dei fissi molto luminosi e di qualità. In questo modo l’appossionato può avere meno ingombro e quindi puntare alla massima mobilità per realizzare i suoi scatti in ogni situazione.
    E’ vero che le reflex sono più pesanti e spesse, soprattutto se parliamo di full frame ma dipende anche dall’ottica che decidi di utilizzare. Io ad esempio quando esco porto sempre con me la mia tracolla che contiene la reflex attrezzata del 35mm f/1.4 della Sigma :).
    Ammiro la Fuji per aver realizzato delle ottiche fisse di qualità. Io credo che queste macchine siano da pensare come un secondo corpo da utilizzare in alternativa ad una reflex soprattutto per lo street photography o in quelle situazioni in cui si vuole evitare di farsi “notare troppo”.
    Il peso e l’ingombro si riduce di circa il 50 % e si mantiene ancora una qualità più che buona nonostante il sensore sia un APS-C. Tuttavia, anche se il mirino elettronico è migliorato moltissimo, in condizioni di scarsa illuminazione montando ottiche costose e molto luminose come il 56mm f/1.2 l’autofocus è ancora molto incerto. Quindi direi tanto di cappello alla Fuji e ai suoi miglioramenti ottenuti in questi ultimi anni, ma per autonomia, autofocus ed ergonomia io preferisco ancora la DSLR.
    Attualmente, non posso negare che una Fuji X-E2 mi farebbe molto gola, ma considerando i costi attuali io preferirei investire più in ottiche full frame ultra luminose. Quindi considerando l’esigenza di montare ottica fissa la mirrorless sarebbe un’ottima alternativa, ma se si ha l’esigenza di uno zoom pratico e luminoso come il 70-200 f/2.8 l’ingombro è necessario.

    1. Ciao Marco!
      Ovviamente – come dici anche tu – ogni sistema ha i suoi pro&contro. Così come un utilizzo determinato…
      Se non hai bisogno di fare grandi spostamenti (e più in generale se non hai problemi di ingombri/pesi) una FF con obiettivi molto luminosi è il top come qualità. E non ti nascondo anche come piacere perchè tenere in mano una reflex e godere della vista attraverso il mirino è puro piacere.
      Ma ci sono situazioni in cui tutto quel peso è fastidioso. Quando faccio servizi per riviste di moto o di mountain bike avere tutti quei kg sulle spalle è veramente stancante; soprattutto in bici preferisco portarmi solo la reflex con il grandangolare e un mediotele (anche se vorrei sperimentare un servizio con grandagolo + 50mm fisso). In questi casi una mirrorless come la X-E2 o la stupenda X-Pro1 sono una manna dal cielo!

      Certo che i costi non sono concorrenziali. All’incirca sei sui prezzi di una reflex di gamma medio/alta ma, idea personale, una mirrorless è molto più sfruttabile di una reflex. Il 70/80% degli amici – fotografi appassionati – che hanno comprato una reflex molto spesso la lasciano a casa perchè è troppo pesante ed ingombrante. Allora forse è meglio perdere un po’ di qualità (mica tanto poi, il 55-200 Fujinon è un gran bel pezzo) ma avere sempre la possibilità di cogliere l’attimo
      Ma come dicevamo prima, tutto dipende da cosa si fotografa e per quale motivo! Non esiste giusto ne sbagliato: esistono diverse necessità :)

      Grazie del commento – A presto – Luca

  4. Grazie Luca per questa interessante prova sul campo. Dopo averla letta mi sono recato a provarla ad un fuji x-day e ne sono rimasto impressionato. Al punto che ho comprato poi la sorella maggiore: x-t1 che spero proverai al più presto. aspetto tue info – Christian

    1. Ciao Christian,
      mi fa piacere che questa lettura ti abbia messo la ‘pulce nell’orecchio’! :)
      La x-t1 non l’ho ancora provata ma ce l’ho nel mirino. Nel caso ti aggiorno!

      A presto – Luca

  5. Un test schietto e sincero senza tanti test incomprensibili a più; sei andato al sodo e ora ho una gran voglia di andare a provarla con mano. Saluti

    1. Vai a provarla. Certo che competere con la D700 non è facile ma ci sono molti punti a favore della X-E2. Peso e dimensioni in primis che poi significano averla sempre in tasca anche quando la Nikon è ingombrante e rimane a casa… CiAoOo

  6. Ciao Luca ho letto con grande interesse il tuo test della Fujifilm X-E2 anche perchè sono interessato all’acquisto vista anche l’offerta cash-back. posso chiederti con quali lenti l’hai provata? Spero in una tua risposta. buona serata

    1. Ciao Carlo, ho provato la X-E2 con il 18-55 e successivamente con il 14mm e il 27mm entrambi f2.8 – Anche il 18-55 è risultata una gran bella lente. I fissi ovviamente non si discutono… :)

  7. Buongiorno, ho letto con piacere la recensione di questa mirrorles e volevo sapere se ha già testato la X-Pro1 e la nuova X-T1. ringrazio e saluto

    1. Buongiorno Adele :)
      La X-Pro1 l’ho testata durante un servizio per la rivista Inglese MCN. Non ho mai scritto una recensione perchè le condizioni erano un po’ particolari (servizio di rally-raid notturno) e non ho poi potuto testarla a dovere con luce diurna. Avrei però piacere di provarla nuovamente e non è detto che non accada presto. Della X-T1 invece non ho avuto ancora il piacere di provarla…

      A presto – Luca

  8. Io ho da poco acquistato un x-e2 ti volevo chiedere se era possibile montarci un sigma 70-200 attacco nikon grazie

    1. Ciao Maurizio,
      in commercio ci sono anelli adattatori per montare ottiche con attacco Nikon sulla X-E2 a costi assai bassi. Guarda su Amazon a questo indirizzo. Ho visto varie foto su internet soprattutto di obiettivi macro montati sulla mirrorless di Fujifilm ma ovviamente perderai la messa a fuoco automatica e dovrai “focheggiare” a mano. Se procedi all’acquisto fammi sapere come funziona la X-E2 con il 70-200… ;)

      CiAoOo

  9. Grazie Luca per questa recensione sul campo della x-e2, sono indeciso se prenderla insieme al 18-55 più 55-200 e un grandangolare. Forse il 14 Fuji forse il 15 Samyang. Tu che dici?

    1. Direi assolutamente 14mm Samyang (occhio che è un 14 e non un 15) con anello adattatore. E’ vero che è MF ma è un vero gioiello ad un prezzo pazzesco. Buone foto… :)

    1. Bel colpo. Il 56 dev’essere un’ottica splendida. Mai provata ma ne ho sentito parlare con toni entusiasti da un rivenditore Leica. Che non è poco :)

  10. caro luca lei e’un genio !!!! non tanto per le cognizioni tecniche quanto per la filosofia e l’approccio che ha.. ho letto oggi e per la prima volta il suo test sulla fuji xe2 che ho intenzione di acquistare dopo che mi hanno (diciamo sottratto il mio corredo analogico faticosamente costruito in 45 anni) oggi mi e’ ripresa la voglia di fare foto ma non voglio più’ fare lo sherpa !!!! complimenti ancora e mi scusi se mi sono intromesso in una Sua cosa di lavoro

    1. Buongiorno Fabio,
      ma quale intromissione?! Mi fa molto piacere che l’articolo ti sia piaciuto!!! :)
      Se vuoi fare foto senza fare lo sherpa un oggetto come la X-E2 è l’ideale. Viaggi leggero e con la sicurezza di avere con te un corpo macchina ed un set di ottiche che non ti deluderanno MAI a livello di qualità. Quali ottiche pensi di aggiungere al corredo??? :)

      CiAoOo

  11. grazie pensavo al 18/135 se riesco a compensare la differenza reale di prezzo con il 18/55 del kit così’ sto coperto per tutte le mie esigenze. e cmq le ribadisco che non e’ l’articolo ma “la filosofia ” sa qui a roma tra reflex e moto “da parigi dakar” per andare in ufficio siamo pieni !! io giravo con un bonneville che ho dato a mio figlio . cercando di spiegargli che non e’ la moto lma chi ci sta sta sopra che fa la differenza . come per le m/c fotografiche non e ‘ la m/c che fa le foto ma l’occhio che sta dietro l’obiettivo … grazie ancora e scusate tutti per il “pistolotto” ma le prime foto le ho fatte con un regula a telemetro “sono datato”

    1. Prima di tutto Fabio, per piacere, dammi del “tu” :)
      Poi ho controllato le dimensioni del 18/135, che non conosco perchè non ho mai avuto il piacere di provare e non mi pare un obiettivo piccolissimo MA c’è anche da dire che copri tutte le focali dal 27 al 200 equivalenti. Quindi hai praticamente una macchina fotografica completa…
      Per il discorso Reflex vs. ParigiDakar… beh… come hai capito la ragioniamo uguale-uguale. Nel mio garage in questo momento ho una Yamaha Tenere 660 del 2009; quando l’ho comprata, arrivando da una supersportiva Honda VTR1000SP2, in tanti mi hanno detto “…guarda che te ne penti e tra 1 mese la riporti indietro…” ed invece sono 6 anni che vivo felice su un aggeggio con 48cv: mi ha portato fino in punta alla Scozia ed oltre, sulle Isole Orcadi. Per le macchine fotografiche stesso discorso. Il problema è che nella nostra mentalità dobbiamo avere sempre il meglio e poi lo lasciamo a prendere polvere in garage o nell’armadio invece di puntare ad oggetti che ci servono veramente e che possiamo usare senza farci troppe turbe mentali…
      Grazie Fabio del tuo passaggio. Scrivi quando vuoi e quanto vuoi. Di sicuro non ci si annoia a leggere pensieri “controcorrente”. A presto… Luca

  12. grazie aTe per il Tu sai un certo tipo di educazione la porti dietro “a vita” e poi e? bello vedere che non sono un diverso ma ci sono altre persone che condividono lo stesso modo di interpretare la vita grazie ancora .
    Non ho le dimensioni ma il peso totale del corpo macchina più l’obiettivo sono 840 gr (praticamente zero) dopo anni con 3 corpi macchina nikon di cui uno motorizzato sara’ riscoprire un mondo bello e sopratutto non pagare tasse aeroportuali per il peso in eccesso (questa era una boutade chiaramente) ciao grazie ancora a presto Ti faro’ sapere come vadocon il nuovo monocorredo e complimenti ancora

  13. Grazie delle citazioni, Luca. Effettivamente io, per lavoro, sia in bici sia in moto, ho sempre usato un sistema Canon Eos composto da due reflex, tre ottiche e un flash ma ho sempre sognato cose più leggere, senza perdere qualità. Quando, nel 2008, Panasonic ha presentato la prima mirrorless della Storia mi sono messo a fare le capriole dalla contentezza. Ho seguito con passione l’arrivo delle successive proposte – Olympus, Samsung e Sony – e mi sono preso un bel rischio acquistando la Sony Nex 5, che ho usato parallelamente alla reflex Canon nei miei servizi di lavoro. La Nex 5 soffriva di una marea di difetti di gioventù, ma aveva un vantaggio enorme: foto di qualità esattamente come una reflex APS-C, ma ingombri minimi, tanto da portarmela in giro tutti i giorni. Poi ho preso la Nex 6, che eliminava grandissima parte dei difetti, ma restava debole nell’autofocus (azione e crepuscolo). Adesso ho la a 6000, che è perfetta anche nell’autofocus (con la messa a fuoco continua spari a 11 scatti al secondo e hai tutti gli scatti a fuoco) e allora ho preso la storica decisione: basta reflex. Ora uso solo la mirrorless, anche nei servizi di lavoro. E c’è sempre qualcuno che si scandalizza: “Ma come, usi una compatta?”. Amen… Di grossi difetti, rispetto alle reflex, restano il sensore che si sporca più facilmente e le batterie che durano meno (perché inquadri con un monitor elettronico anche quando usi il mirino). E poi la messa a fuoco manuale è laboriosa ma, in questo caso, è colpa di Sony e non delle mirrorless in generale. Devo però confessare che io non trovo grandi differenze nell’evoluzione delle fotocamere. Tra la Nex 5 da 14 Mp di 5 anni fa e la a 6000 da 24 Mp non vedo ‘sto abisso, neanche croppando. Nitidezza, colori, boh… Il rumore si vede già a 800 Iso con entrambe. Secondo me l’abisso si vede cambiando le ottiche. Credo che quel Fuji 56 1.2 sia una goduria allucinante.

    1. Ti ho citato perchè con te si discute di mirrorless da anni e sei l’esempio che è possibile fare bellissimi lavori anche con una “senzaspecchio”. Del 56mm f/1.2 Fujinon ho letto un gran bene ed ho sentito anche parlarne con toni entusiasti da Ryuichi Watanabe, il titolare di NewOldCamera che tra l’altro è rivenditore Leica. Penso che detto da lui valga assai… ;)

  14. Da Watanabe ho comprato la mia prima reflex digitale, oltre dieci anni fa. Me l’ha venduta con una smorfia di disgusto, dicendo che vendeva digitali perché doveva pur campare, ma che gli facevano schifo. Magari adesso ha cambiato idea: può essere che la Monochrome gli abbia fatto tornare il sorriso.

    1. Mi sembra che ora abbia capito come campare. Ha praticamente solo digitali di qualsiasi marca anche se lui predilige Leica, anche perchè mi sa che la Monochrome farebbe tornare il sorriso a qualsiasi venditore… :P

  15. Gran bell’articolo. Quale possessore di una X-E2 condivido la tua recensione quasi in toto … in particolare per le foto “da viaggio” basta avere il coraggio di lasciare a casa il “macchinone” e dopo due giorni non te ne penti assolytamente.

    Unica cosa che non condivido pienamente è l’analisi sull’autofocus: è buoni sicramente perfettamente fruibile per la maggior parte della situazioni, ma rispetto all’autofocus di una reflex canon o nikon c’è un abisso
    Per la fotografia di soggetti in movimento peno debbano fare ancora tanti passi avanti.

    Un abbraccio, ti aspetto per il giro in moto

    1. Ciao Gianni,
      all’epoca dell’articolo sulla E-X2 ero abituato all’autofocus della S5Pro ma dopo aver provato quello della D7100 devo ammettere che entrambe sono ancora ad anni luce di distanza. Dicono (…dicono perchè non l’ho testata…) che la X-T1 abbia ridotto il gap.

      CiAoOo :)

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