– RIASSUNTO PUNTATE PRECEDENTI –
RouteDesGrandesAlpes ’17
i preparativi | 1° giorno | 2° giorno | 3° giorno | 4° giorno
RouteDesGrandesAlpes ’18
1° giorno | 2° giorno | 3° giorno | 4° giorno



Nell’estate del 2017 inizio a scoprire il piacere di pedalare in salita sulle montagne: non che prima disdegnassi tutto ciò ma più che un piacere era una sofferenza…
Decido così di provare a fare un viaggio di qualche giorno in bici in solitaria e come tragitto punto a qualcosa di piuttosto impegnativo: il primo tratto della Route des Grandes Alpes ma percorrendolo in senso inverso a quanto solitamente proposto, quindi nel mio caso da sud a nord. Ecco il piano elaborato nella mia testa:

  • casa | Chivasso
  • Chivasso | Oulx in treno

Da qui la partenza del tour vero e proprio:

  • Cesana
  • Monginevro – 1.854m
  • Briançon
  • Col du Lautaret – 2.058m
  • Col du Galibier – 2.645m
  • Valloire
  • Col du Télégraphe – 1.566 m
  • Modane
  • Lanslebourg
  • Col de l’Iseran – 2.770 m
  • Val-d’Isère
  • Colle del Piccolo S. Bernardo – 2.188m
  • La Thuile
  • Colle San Carlo – 1.971m
  • Aosta | treno | casa

Questa la teoria quindi per affrontarlo in bicicletta dovevo preparami bene, così approfittando di un monolocale che i miei genitori avevano affittato a Gaby (Valle di Gressoney) durante l’estate – e che noi utilizzavamo a scrocco spesso&volentieri – ho potuto allenarmi 3 volte a settimana, la mattina alle 5.30, sulla statale di fondovalle che conduce a Staffal e su alcune salite piuttosto impegnative come quella del vallone S. Carlo e di Niel. Qualche giorno dopo ferragosto avevo consapevolizzato che se riuscivo a fare 1.200m di dislivello in un paio di ore partendo la mattina all’alba a digiuno sarei riuscito a farne anche i 1.600/1.800 che mi ero imposto quotidianamente per il tour.
Avevamo inoltre pianificato che, durante il mio tour in Francia, Stefania ed i bambini sarebbero andati in vacanza in Sicilia con i nonni. Da qui in poi il racconto sarà il copia-incolla dei miei post su FaceBook

23 AGOSTO 2017

A.A.A. cercasi Mary Poppins o Mago Merlino in grado di far stare tutto sto popo’ di roba dentro due borse ed un paio di borselli.

Zainetto | rettangolo azzurro

  • sacca idrica da 1 litro
  • Garmin 510 di Pietro
  • portafoglio

Borsa sovramanubrio | per la manutenzione | rettangolo rosso

  • multitool
  • una camera d’aria
  • un coltellino Opinel
  • barrette di magnesio
  • kit riparazione
  • olio catena
  • leve cacciagomme
  • kit CO2
  • scaldamani chimici biodegradabili
  • salviette

Borsello sterzo | da prendere al volo | rettangolo verde

  • cellulare
  • macchina foto – Sony W830
  • luce da testa
  • luce posteriore
  • localizzatore GPS
  • mini-treppide cinese
  • cavi vari

Borsone da manubrio | per l’eventuale maltempo | rettangolo fucsia

  • poncho
  • pantaloni antipioggia
  • copriscarpe
  • scaldagola
  • guanti in neoprene
  • felpa tecnica – ex team Capitan Uncino

Borsa posteriore | per andare in discoteca | rettangolo giallo

  • infradito
  • pantaloni trekking
  • piumino
  • 4 paia di calze
  • kit igiene personale (?)
  • 2° pantaloni con fondello
  • 2° t-shirt tecnica
  • 2 paia di mutande (forse ne tolgo uno – fanno peso)

Bicicletta: Canyon Endurace AL 6.0 | Taglia 3XL
Come uscita dallo scatolone tranne che per l’attacco manubrio da 80mm (originale 120mm)
Fantino: Luca Ghigliano | 197cm | 83.5kg
Null’altro da aggiungere
Alla fine, non si capisce come, c’è stato tutto. Peso bagaglio: 5.3kg

27 AGOSTO 2017

Il mio viaggetto è iniziato oggi alle 14 circa quando ho salutato Stefania ed i bambini all’aeroporto di Caselle. Quando li ho visti sparire dietro al gate ho pensato “…sono fottuto…” ma essendomi imbarcato in quest’avventura di mio proposito non potevo di certo lamentarmi. 💡
Una volta salito in macchina un silenzio surreale ha avvolto l’abitacolo, una solitudine a cui non sono più abituato; ma c’è il sole e domani inizierò a pedalare in questo viaggio solitario “inside out”, così sono andato in stazione a Chivasso a fare un biglietto sola andata Chivasso – Oulx con relativo supplemento bicicletta… 🚲
Arrivato a casa il silenzio surreale s’è amplificato: mi sembrava di essere tornato indietro di 5 anni quando non c’erano marmocchi saltellanti ed ululanti che correvano a destra ed a manca e sinceramente ci ho messo un attimo a realizzare. Poi un dubbio mi ha assalito: ed ora che faccio? Ero nel dubbio se chiamare una entraîneuse per farmi compagnia ma poi ho deciso di… lavare i pavimenti!!! 😲
Dopo aver ripulito casa ho finito di preparare gli ultimi dettagli, ho portato la bici in soggiorno, ho controllato la pressione, sistemato gli ultimi dettagli e mi sono stappato una birra. E scattato un selfie di inizio viaggio… 📷
Come mi sento? Sinceramente? Un po’ mi sto cagando addosso perchè aleggia nell’aria l’impressione di aver pensato di fare l’uovo fuori dalla cesta. Oggi alla domanda sulla mia “certezza nella riuscita del giro” ho risposto di “no ma vale la pena provare”.
Che poi vorrei capire cos’ha di tanto spaventoso il fallimento che tutta la società ne è ossessionata; voglio dire, male che vada carico la bici sul primo autobus e me ne torno a casa avendo imparato qualcosa di nuovo. Oppure no. […] E che Odino me la mandi buona. Adesso cenetta vegana con farro, piselli e fagioli e poi a nanna presto. Ci aggiorniamo!!!

CONTINUA…