[Recensione] Nikon AF-S DX 18-200mm f/3.5-5.6 G ED VR II

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Nikon 35mm f/1.8G DX
Nikon 50mm f/1.8G
Nikon 85mm f/1.8G 
Nikon 18-200 f/3.5-5.6 VR II
Tamron 18-200mm f/3.5-6.3 XR Di 
Sigma 120-400 f/4.5-5.6
Recensione

Il Nikon 18-200 è stato il punto di partenza di molti appassionati e professionisti della fotografia, è l’obiettivo comprato nel kit della prima reflex ma spesso diventa l’obiettivo dimenticato o venduto: non è un caso che sui forum italiani si legga poco e spesso male di quest’ottica. E’ buio, morbido e poco definito a diaframmi aperti, ha molta vignettatura, è realizzato in plastica, è un obiettivo da principianti… e chi più ne ha più ne metta. Insomma non ce n’è proprio… ma alla prova dei fatti questo tutto-fare di Nikon è veramente l’emblema della mediocrità fotografica?Su una reflex APS-C il 18-200 ha una focale equivalente di 24-300mm ma nella testa di moltissimi appassionati e professionisti una tale lunghezza focale non si può coprire con un solo obiettivo per 11x di escursione focale sono troppi; ed infatti il trittico degli f/2.8 di Nikon la fa da padrone nei sogni umidi di tutti i fotografi:
– AF-S NIKKOR 14-24mm f/2.8G ED
– AF-S NIKKOR 24–70mm f/2.8E ED VR
– AF-S NIKKOR 70-200mm f/2.8E FL ED VR
Senza questo trittico nello zaino non si è un “pro” ma un semplice “appassionato” e per giunta squattrinato ed un po’ sfigato. Ci ho creduto anche io per molto tempo ed anche se non ho mai posseduto il trittico di cui sopra ho sempre prediletto le ottiche molto luminose; ma con il tempo si cambia e così il tarlo di un Nikon 18-200 m’è entrato in testa anche dopo aver letto il test di questo criticatissimo obiettivo fatto dall’altrettanto criticatissimo fotografo statunitense Ken Rochwell, il quale afferma candidamente che questo vetro fa esattamente tutto quel che serve e lo fa anche bene!
E così questo Nikon 18-200 che per tanti è il punto di partenza per me è stato il punto di arrivo che ha sostituito in un solo colpo un ottimo corredo fatto di ottiche fisse molto luminose: il perchè l’ho già spiegato in questo articolo di #fotografiapanesalame…

Per raccontarVi come va veramente questo obiettivo parto analizzando le solite critiche che si leggono sul web, sui forum e sulle riviste… :)


Guarda le foto scattate con il Nikon 18-200 al concerto degli Skunk Anansie

E’ BUIO…

…è la terminologia tipica con cui si definisce un obiettivo i cui diaframmi, alla massima apertura, sono comunque piuttosto chiusi. Ed effettivamente è così: a 18mm si può raggiungere f/3.5 che gradualmente sale a f/5.6 da 135 a 200mm. Ma al lato pratico qual’è il problema di avere diaframmi così chiusi?

– lo sfocato è ridotto rispetto ad un obiettivo con diaframmi più aperti. Il famoso bokeh sul 18-200 è discutibile secondo molti
– i tempi di scatto si allungano rispetto ad un obiettivo più luminoso. Ma anche con una macchina come la D7100 raramente ci sono problemi di tempi

Mi permetto di dire la mia: la profondità di campo è inversamente proporzionale alla lunghezza focale e su questo non ci piove. Se voglio fare un ritratto con molto sfocato alle spalle del soggetto prendo il mio bel plasticone, lo metto a 200mm con diaframma f/5.6 e di sfocato ne ho in abbondanza: è quello che i guru del settore definiscono bokeh nervono, non sarà pregiato come quello dell’85mm f/1.4 però, a me da un gran gusto!


Questa è una foto scattata a due miei amici per me rappresenta l’esempio del bokeh del 18-200: duro e contrastato ed un po’ tendente a ciò che gli inglesi definiscono con il termine di swirly ossia vorticoso. Si può notare infatti che sui bordi estremi lo sfocato sembra ruotare…
Nikon D7100 + Nikon 18-200 @ 200mm | f/5.6 | 1/320″ | 5600ISO

Che poi sul bokeh ci sarebbe da scrivere fiumi di inchiostro, mi permetto solo di dire che bisogna anche saper scegliere e valutare lo sfondo (quando possibile) in rapporto alla foto che si vuole scattare. Per questa foto ad esempio ho chiesto ai miei amici di spostarsi leggermente in modo da avere le siepi di sfondo a 5/6 metri di distanza. E’ anche vero che non sempre si può chiedere ai soggetti di spostarsi o posizionarsi altrove…

E’ POCO DEFINITO…

Un’altra critica spesso mossa al Nikon 18-200 è la mancanza di dettaglio, soprattutto alla massima lunghezza focale con diaframmi molto aperti. La foto sopra è stata scattata proprio con questi parametri e per di più al tramonto, ad una distanza di almeno 8/10 metri. Questa la mia schermata su Adobe Lightroom (clicca per vedere al 100%)…

…il dettaglio della cravatta spiega come sia possibile vedere chiaramente i puntini bianchi che saranno 1mm di diametro. O le cuciture della camicia. Serve altro? Con i 24Mp della D7100 e la (scarsa?) definizione del 18-200 si possono tranquillamente fare stampe di altissima qualità anche in formati molto grandi come ad esempio un 70x100cm. Non ne ho alcun dubbio e sono pronto a metterlo nero vs. bianco!!!

HA MOLTA VIGNETTATURA…

Un altro parametro di critica che – personalmente – trovo totalmente inutile anche perchè durante la post-produzione su Lightroom la vignettatura la aggiungo. E come in questo caso ne aggiungo parecchia. Perchè come insegna il buon Scott Kelby nel suo Fotoritocco avanzato con Adobe Photoshop: l’occhio si dirige dove c’è la luce. E se voglio che l’attenzione cada su Gloria&Lele allora devo scurire tutto ciò che c’è intorno a loro. Non ci credete? Date un’occhiata ai parametri che ho utilizzato su Lightroom e scorrete con la freccia a destra e sinistra:

[twentytwenty] [/twentytwenty]

E’ REALIZZATO IN PLASTICA…

E’ vero. Non è godurioso da maneggiare come un Nikon 70-200 o feticistico come un Leica 35mm. C’è poco da fare è veramente realizzato in plastica ma è comunque fatto molto bene. Plastica si ma di qualità…

E’ UN OBIETTIVO DA PRINCIPIANTI…

Vero. Falso. Boh… Ciò che posso dire è che preferisco restare concentrato su ciò che sta succedendo intorno a me piuttosto che perdermi in pensieri vari del tipo “…monto il 24-70 oppure il 70-200?
Così si resta sempre attenti e non dovendo cambiare continuamente obiettivo anche il sensore si sporca pochissimo. Ormai il mio corredo di matrimonio è ridotto all’osso ed il 18-200 gioca un ruolo fondamentale insieme al Nikon 35mm DX con il Sigma 10-20 a fare il gregario. E sinceramente non ho mai ricevuto critiche dagli sposi per ciò che riguarda la qualità delle immagini consegnate!
Interessante leggere sui forum i commenti su un uso del Nikon 18-200 ad un matrimonio:

[…] e con il 18-200 hai la possibilità di scattare in chiesa ad un matrimonio? Mi sembra un fotografo un po’ sui generis…
Purtroppo si sente parlare non proprio raramente di fotografi [chiamarli improvvisati è far loro un complimento e a quanto pare sono spesso pure dei “pro”] che se ne vanno a matrimoni con solo il 18-200 […] Beh , per essere possibile è possibile. Certo che se poi vuoi vendere le foto…

Quindi nell’immaginario collettivo il fotografo non è colui che vede un istante e la racconta attraverso immagine bensì un collezionista di obiettivi raffinati? :)

CIO’ CHE IN POCHI RACCONTANO…

Ci sono però molti particolari, molti punti a favore di questo obiettivo, che vengono spesso omessi nelle recensioni:

– è un obiettivo solito e non troppo pesante
– il sistema di stabilizzazione è ottimo
– il sistema di messa a fuoco è un fulmine e tiene a fuoco anche auto e moto che viaggiano ad alta velocità§
– costa relativamente poco per cui non dovete vendere un rene per comprarlo
– se non siete soddisfatti del definizione a tutta apertura basta chiudere di 1/3 di stop e le immagini diventano ancor più incise

Concludo dicendo che sono veramente innamorato di questo obiettivo, mi ha cambiato la vita ed il modo di ragionare. E’ un po’ caro, costa circa il doppio di un Tarmon 18-200 stabilizzatoe non so se vada meglio o peggio ma ero curioso di provare l’originale e comunque stiamo sempre parlando di un obiettivo che costa sui 500€. Ho anche provato i suoi fratelli minori ossia il 18-105 ed il 18-135 ed entrambi hanno le stesse caratteristiche del fratello maggiore pur con un po’ meno versatilità :)

Questo è quanto. Buona giornata a tutti…

P.S.: aggiungo un po’ di esempi di foto scattate con questo obiettivo…

@150mm


Crop al 100% – clicca per ingrandire

@170mm

Crop al 100& – Clicca per ingrandire

@200mm

Crop al 100% – Clicca per ingrandire

Crop al 100% – Clicca per ingrandire – Nota: tempo di scatto al limite del mosso (infatti è micro-micro-mossa). Lo stabilizzatore ha comunque salvato l’immagine rendendola tranquillamente utilizzabile: si capisce che lo smartphone delle ragazze è un Huawei e la foto è stata scattata a 15 metri circa.

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20 thoughts on “[Recensione] Nikon AF-S DX 18-200mm f/3.5-5.6 G ED VR II

    1. Ciao Corrado! :)
      Grazie, mi fa piacere che ti sia piaciuta questa recensione. Se riesco stasera ti rispondo anche alla mail… A più tardi! Luca

  1. stupenda analisi. è una vita che ritengo l inutilità di certi frequentatori saccenti ed esperti da tastiera,di forum foto/video.purtroppo il must have è un onda birichina cavalcata da molti e soprattutto alimentata dai vari produttori nikon, canon etc, con i loro battaglioni di testimonial prezzolati. ho fatto una vita con la ft2 e il cinquantino e mi sono sempre divertito. ecco, quello che manca oggi è proprio il divertimento di fare un passo in avanti o indietro e scattare. buona luce, va.

  2. Beh, innanzitutto bellissima recensione: l’ho letteralmente “bevuta” tutta d’un fiato!
    Se possibile volevo un consiglio. Da pochissimo ho preso la Nikon D5600 (solo corpo) e sto provando alcune ottiche per vedere quale sia la migliore per iniziare. Ho provato il AF-S DX 18-140mm f3.5/5.6 G ED VR che presumo sia un fratellino minore di quello da te recensito. Domanda: avendo la possibilità di scegliere tra il 18-200 e il 18-140 quale sceglieresti?
    Grazie in anticipo per la tua risposta.
    Buona luce.
    Emilio.

    1. Ciao Emilio :)
      Il 18-140 è – al pari di del 18-200 – un obiettivo molto versatile. Ti troverai bene con entrambi, indipendentemente dalla tua scelta. Con il “200” hai in più quei 60mm (che sono 90 equivalenti su sensore APS-C) che fanno sempre comodo. Il 18-140 è comunque un ottimo 27-210mm sulla tua D5600. Valuta tu anche in rapporto al costo di acquisto… se hai altre domande sono qua ;)

      Fammi sapere – CiAoOo

  3. grazie… era il mio obiettivo 18-200. Volevo sapere delle delucidazioni a riguardo.
    Soddisfatto della sua opinione solleciterò per il mio “regalo”. Grazie 1000..

    1. Ciao Giorgio. Felice che ti sia piaciuta la recensione. Buone feste e goditi il tuo stupendo obiettivo. CiAoOo :)

  4. Ciao Luca… innanzitutto grazie per la ottima dimostrazione su questo obbiettivo
    Sono un vecchio buon principiante di fotografia,, uno di quelli che all’inizi degli anni 80 faceva le nottate in garage per sviluppare le foto con una vecchia yashica fd-quarz per poi arrivare a una nikon fm2 con un nikkor 28-85.. purtoppo poi abbandonata per l arrivo del digitale. Per vari motivi ho smesso di fare foto.. sopratutto di tempo ma due anni fa per sfizio mi sono regalato un nikon d 7100 e c’ ho montato sopra il vecchio 28-85… Oggi.. ho ripreso in mano la macchina fot. e ho deciso di metterci un obbiettivo dedicato e dal principiante che sono nel digitale nn sapevo che scegliere.. ho visto questo 18-200 e mi e’ entrato nell’occhio.. risultato?.. lo comprero sicuramente grazie alla tua ottima descrizione e recensione.. e spero di ricominciare a fare buone foto.

    1. Ciao Marco,
      continuo a trovare il Nikon 18-200 un obiettivo fantastico. A me piace in tutto e per tutto. Lo accoppio con un 35mm DX di cui trovi la recensione qua e con un Sigma 10-20 di cui trovi la recensione qua. Per i miei target ho tutto ciò che mi serve con poco peso. Sono veramente molto soddisfatto. Spero anche a te piaccia. Fammi sapere – A presto :)

  5. Una recensione testimoniata da immagini, molto più esaustiva di coloro che sparano ad alzo zero.
    Vorrei chiederti un consiglio. Ho una D7100 e mi diverto a scattare foto in palestra ma se la luminosità non è ottimale c’è un forte disturbo. Attualmente utilizzo un Nikon 16-85 (3.5-5.6) oppure un Tamron 70-300. Vorrei prendere o il Nikon 18-200 di questa recensione o il 28-300, per evitare di sostituire continuamente l’obiettivo. Il dubbio è la velocità di messa a fuoco in interni movimentati e il disturbo a luce non ottimale. Posso chiederti un parere? Li consiglieresti o punteresti su qualcosa di diverso?
    Grazie fin d’ora. Giuseppe

    1. Ciao Giuseppe,
      scusa il ritardo ma in questo periodo sono stato molto occupato ed ho guardato solo oggi le risposte. Il 18-200 ha una messa a fuoco veloce e precisa anche in condizioni di luce critica. Ovvio che avendo un’apertura massima di 5.6 a avrai bisogno di ISO alti e quindi sulla D7100 (che ho anche io) ti consiglio di
      a. scattare in RAW
      b. aprire i file in Adobe Lightroom e “tagliare pesantemente” via rumore con l’apposito comando e spingerti anche ad un valore 20
      Ci sono 1.000 pareri sulla riduzione del rumore vs. perdita di dettaglio. Ma sia nel caso tu utilizzi le foto da PC (magari riducendole per metterle su un social o su un forum) che in caso di stampa è non avrai nessun problema: provare per credere! :)
      Nel caso ti invito a leggere questi 3 articoli:

      http://www.lucaghigliano.it/it/la-magia-della-stampa/
      http://www.lucaghigliano.it/it/la-magia-della-stampa-2-parte/
      http://www.lucaghigliano.it/it/la-magia-della-stampa-3-parte/

      A presto – CiAoOo

  6. Ciao Luca,
    avevo inserito un commento ma non lo vedo più pubblicato.
    Nel caso tu non l’abbia ricevuto, cortesemente me lo fai sapere, che lo riscrivo?
    Grazie, un saluto. Giuseppe

  7. Grazie infinite,ottima recensione chiara e molto pratica mi è servita per decidere l’acquisto di questo obiettivo da portare in viaggio sia aereo che a piedi in montagnaper escursioni varie.
    ti ringrazio e buon lavoro.
    Carlo

    1. Ciao Carlo, grazie a te per la lettura. A distanza di 4 anni continuo ad utilizzare il 18-200 in moltissime occasioni e… ogni volta mi soddisfa. Infatti continuo a consigliarlo. A presto :)

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